mercoledì 25 gennaio 2023

 

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DIVERSAMENTE CHIESA



ottobre 2012

 

IL CONCILIO VATICANO II: C’È MOLTA SOFFERENZA NELLA CHIESA

La sera del 19 settembre scorso don Umberto Casale e il prof. Bartolo Gariglio ci hanno ricordato che un Concilio si propone di adeguare la trasmissione del messaggio evangelico e l’azione della chiesa ai cambiamenti della società. Si tratta di ridefinire i rapporti col mondo contemporaneo: la famiglia, la politica, la fede, la finanza, l’economia, il lavoro… La chiesa va incontro alla modernità. Così è stato anche per il Vaticano II.

E oggi? Oggi, c’è molta sofferenza nella chiesa: sofferenza dei preti costretti ad abbandonare il ministero volendo vivere con franchezza una vita di coppia, sofferenza dei divorziati cui è negata l’eucarestia, sofferenza delle coppie omosessuali che non possono vivere il loro amore nella loro chiesa. Soffrono ancora i preti che devono scegliere tra l’obbedienza alla gerarchia e la denuncia dei mali della chiesa (“Certe cose non si dicono perché si sa che bloccano la carriera” diceva il cardinal Martini ad un corso di esercizi spirituali nella casa dei gesuiti di Galloro nel 2008) sapendo che, se sospesi o allontanati, perdono tutto, anche sul piano del puro sostentamento, soffrono le donne inserite in una costruzione gerarchica maschilista che le relega a ruoli di supporto e soffrono i malati terminali e i loro congiunti costretti a sopportare una condizione di dipendenza da farmaci e macchinari anche quando è finita la speranza.

Sento dire spesso che il Vaticano II è ancora in larga parte da conoscere e da attuare, e vedo preoccupanti segnali di arretramento e di restaurazione, ma credo sia ormai tempo di porre anche il problema del “superamento” del Concilio Vaticano II, proprio alla luce della diversa sensibilità del mondo d’oggi sul tema dei diritti civili nella chiesa e fuori dalla chiesa.

 

ANCORA E SEMPRE RESISTENZA

Il Vaticano punisce l’Università Cattolica Peruviana che tiene testa al cardinale opusdeista Juan Luis Cipriani. Non solo viene colpita la libertà dei docenti e degli studenti, ma vengono anche ammoniti i vescovi come complici o troppo arrendevoli nei riguardi del Rettore dell’Università. Il cardinale Bertone ha inviato ai vescovi peruviani una ammonizione in cui vengono bacchettati come bambini disobbedienti e i vescovi, come pecore belanti, promettono e giurano piena obbedienza al Vaticano.

Ma i Gesuiti del Perù disobbediscono e si schierano a favore dell’Università che rivendica di continuare a chiamarsi Cattolica.

 

CITTADINANZA ONORARIA E F35

Il consiglio comunale di Pinerolo nella seduta dello scorso 28 giugno, ha approvato i due ordini del giorno seguenti:

- la contrarietà all’acquisto da parte del governo dei cacciabombardieri F35.

- il conferimento della cittadinanza onoraria a tutti i cittadini stranieri nati a Pinerolo ed ivi residenti da almeno 5 anni.

E qui a Racconigi, quando potremo discutere di questi temi? Forse nelle nuove consulte? Noi, per ora, la cittadinanza onoraria l’abbiamo data, e mai revocata, a Benito Mussolini!


(continua)