venerdì 27 gennaio 2023

 

6 - DIVERSAMENTE CHIESA


dicembre 2012

 

 

A PROPOSITO DI IMU

“Non c'è nulla da aggiungere sul problema visto da uno Stato laico che non dovrebbe privilegiare una parte e ancor meno inginocchiarsi a chicchessia. Vorrei invece evidenziare l'aspetto visto dalla Chiesa (…).

Nella "Gaudium et Spes" i vescovi conciliari, ormai in via di estinzione, dichiaravano: «La Chiesa non pone la sua speranza nei privilegi offertile dall'autorità civile. Anzi essa rinunzierà all'esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti, ove constatasse che il loro uso può far dubitare della sincerità della sua testimonianza o nuove esigenze esigessero altre disposizioni». In quel grande documento la Chiesa si dichiarava disposta a rinunciare ai privilegi e addirittura ai "diritti legittimamente acquisiti”! Mi chiedo, con cruccio e amarezza, dove sia andata a finire quella Chiesa (…)”.

don Aldo Antonelli - Parroco di Antrosano (AQ) ednran@teletu.it - Repubblica, 17 novembre.

 

PICCOLE MADONNE CRESCONO ma spariscono il bue e l’asinello

La gerarchia cattolica vede come fumo negli occhi la lettura biblica compiuta col metodo storico-critico, anche per questo proliferano in tutto il mondo madonne, santi, reliquie e superstizioni varie.

Tuttavia, una buona notizia c’è: anche Benedetto XVI s’è accorto che alla nascita di Gesù il bue e l'asinello non c'erano. Lo si evince dalla lettura dell’ultimo libro del Papa “L’infanzia di Gesù”. In esso egli legge i primi due capitoli dei vangeli di Luca e di Matteo, i cosiddetti vangeli dell’infanzia, come fossero dei resoconti di storia, una ricostruzione degli eventi. Col libro, il Papa, scrive Vito Mancuso (Repubblica 21 novembre), “intende far tornare i cattolici a identificare narrazione evangelica e storia reale come avveniva fino a qualche decennio fa, prima dello sviluppo della moderna esegesi storico-critica. Raggiunge l’autore il suo obiettivo? A mio avviso no, perché si tratta di una missione impossibile”.


RIDOTTO ALLO STATO LAICALE DALL’EX-S.UFFICIO IL TEOLOGO CONCILIARE PADRE ROY BOURGEOIS

Scomunica, espulsione dalla propria congregazione religiosa e dimissione dallo stato clericale: il massimo della “pena”, dopo quattro anni di braccio di ferro, per p. Roy Bourgeois, religioso dei missionari di Maryknoll, noto per la sua attività pacifista e per il suo impegno contro la famigerata Scuola delle Americhe (terra di coltura delle milizie paramilitari latino-americane), colpevole di aver appoggiato l’ordinazione sacerdotale femminile (…). Nel 2008, infatti, p. Bourgeois, 74 anni, concelebrò nel Kentucky la funzione in cui venne ordinata una donna, Janice Sevre-Duszynska, ricevendo una scomunica immediata latae sententiae. (…).

Il comunicato ha un tono piuttosto freddo e parla di «disobbedienza e predicazione contraria all’insegnamento della Chiesa cattolica sull’ordinazione femminile».

«Sono prete cattolico nella comunità di Maryknoll da 40 anni», afferma p. Roy. «Vi sono entrato da giovane per il suo lavoro per la giustizia e l’uguaglianza nel mondo. Essere espulso da Maryknoll e dal sacerdozio perché ritengo che anche le donne siano chiamate ad essere preti è molto difficile e doloroso». Il Vaticano e Maryknoll, continua Bourgeois, «possono espellere me, ma non possono espellere il tema dell’uguaglianza di genere nella chiesa. La richiesta di uguaglianza di genere affonda le sue radici nella giustizia e nella dignità e non scomparirà». L’esclusione delle donne dal sacerdozio, ribadisce ancora una volta, «è una grave ingiustizia contro le donne, contro la nostra Chiesa e il nostro Dio d’amore che chiama sia uomini che donne ad essere preti». Di qui l’esigenza di parlare, perché «dove c’è un’ingiustizia, il silenzio è la voce della complicità».

[36944. NEW YORK-ADISTA]


(continua)