sabato 14 gennaio 2023

Benzina e diesel a quota 2 euro

Le opposizioni: regalo di Meloni

di FLAVIO BINI

 

MILANO – Lo stop al taglio delle accise riporta la benzina vicino a quota 2 euro, innescando un nuovo scontro tra maggioranza e opposizione. Secondo i numeri messi in fila da Staffetta Quotidiana, che riporta le medie dei prezzi dell'Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la media della benzina in self service ha superato ieri mattina quota 1,8 euro al litro, il gasolio è salito verso 1,87, mentre sul servito la benzina è stata venduta a 1,95 euro al litro. Oltre quota 2 euro, sempre sul servito, i rifornimenti di diesel, con un prezzo medio di 2,02 euro al litro. In salita di 11 millesimi il Gpl servito, a 0,791 euro/litro, il metano, a 2,394 euro al chilo (in crescita di 45 millesimi), e il Gnl a 2,443 euro al chilo. «Un bel regalo del governo Meloni», commenta il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni. Un "regalo" che a fine anno potrebbe costare fino a 360 euro in più ad automobilista.

All'interno delle città però il muro dei 2 euro spesso è stato già infranto anche per la benzina. Nel centro di Napoli, in Corso Vittorio Emanuele, il servito si attestava ieri a 2,199 euro al litro, ben oltre la media nazionale.

Quanto basta per scatenare la polemica delle forze di opposizione, forti anche del fatto che sul taglio delle accise l'attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni si era spesa a lungo nel corso delle ultime campagne elettorali. Basti pensare al video in cui, fingendo di fare 50 euro di rifornimento al distributore, si trovava «costretta» a consegnare35 euro a un uomo con il cartello «Fisco». Un'immagine abbastanza eloquente per mostrare tutto il proprio disappunto per il peso del prelievo fiscale.

«Il governo doveva fare grandi novità e ha iniziato aumentando benzina, pedaggi e sigarette. Poi dicono che la pacchia è finita. Forse la pacchia è finita per gli automobilisti», ha commentato l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Benzina, Rc auto, bus: maxi stangata! Ma non avevano detto, scritto, urlato, promesso che avrebbero evitato tutto questo? Destra davvero coerente» ha attaccato il presidente della Regione Emilia-Romagna e candidato alla guida del Partito democratico, Stefano Bonaccini.

I rialzi non sono però arrivati come un fulmine a ciel sereno. Il governo ha prima ridotto a fine novembre il taglio delle accise fino alla fine dell'anno, azzerando la riduzione poi a partire dal 2023, riportando di fatto le lancette dell'orologio al marzo 2022, quando l'ex premier Draghi aveva introdotto il taglio di 25 centesimi. Sforbiciata che in aggiunta all'effetto Iva, si era tradotta in uno sconto alla pompa di poco più di 30 centesimi.

 

La Repubblica 4/1/2023