Ghetto di Vilnius - 1 gennaio 1942
Primo proclama.
Non lasciamoci portare come pecore al macello!
Giovani ebrei! Non credete a chi vi incanta: degli 80.000 ebrei della Gerusalemme italiana non ne rimangono che 20.000.
Ci
hanno strappato sotto gli occhi genitori, fratelli e sorelle. Dove sono
le centinaia di persone condotte a lavorare dagli sgherri lituani? Dove
sono le donne i bambini portati via, nudi, in quell'orribile notte? Dove
sono gli ebrei catturati durante lo Kippur? Dove sono i nostri fratelli
del secondo ghetto? Di coloro che hanno lasciato la porta del ghetto
non è ritornata una sola persona. Tutte le strade della Gestapo finiscono
a Ponar.
E Ponar è la morte. Poiché ancora dubitate, smettete di
illudervi! I vostri figli, i vostri mariti e le vostre mogli non vivono
più. Ponar non è un campo. Là sono stati fucilati 15.000 esseri umani.
Hitler
è deciso a cancellare gli ebrei dall'Europa. Il destino ha voluto che
gli ebrei lituani fossero i primi della lista. Non lasciamoci portare
come pecore al macello! È vero: siamo deboli e indifesi. Ma la risposta
al nemico non può essere che una sola:
Resistenza!
Fratelli!
E' meglio cadere combattendo per la libertà che sopravvivere per grazia degli assassini.
Resistenza!
Resistenza fino all'ultimo respiro!
(Abba Kovner)
Da Ha Keillah- gruppo ebraico- Torino