lunedì 23 gennaio 2023

Pinerolo

Prete accusato di circuire le fedeli per 300 mila euro

La Repubblica 22/01/2023

di Sarah Martinenghi

 

Da oltre quarant'anni è un punto di riferimento a Pinerolo: tutti, nella cittadina a 40 chilometri da Torino, conoscono il prete alla guida della parrocchia Madonna di Fatima. Carismatico, considerato "infaticabile", don Paolo Bianciotto all'età di 80 anni è certamente un sacerdote ancora intraprendente. Troppo però, per la procura di Torino, che gli contesta l'accusa di aver circuito alcune fedeli, svuotando, dal 2018 in poi, i loro conti correnti, appropriandosi delle loro vite, oltre che di aver sottratto anche centinaia di migliaia di euro dai conti della sua stessa parrocchia. Bianciotto è infatti finito al centro di un'indagine partita da movimenti bancari decisamente sospetti e le intercettazioni avrebbero poi rivelato la pesante ingerenza del prete nella vita di donne fragili, vedove o sole, indotte a versargli tutti i loro averi. Non «per beneficenza» come avrebbe cercato di far loro dire il Don, ma perché vittime, secondo il pm Francesco Pelosi, di circonvenzione.

   In un caso, una parrocchiana sarebbe stata così succube di Don Bianciotto da arrivare a chiedergli il permesso di poter fare la spesa, mangiare o riposarsi. Gli avrebbe dato oltre 100 mila euro, il ricavo della vendita di un appartamento, nonostante il sacerdote conoscesse le sue fragilità mentali tanto da aver necessitato addirittura l'amministrazione di sostegno. In un altro, avrebbe approfittato delle condizioni di infermità psichica di una vedova e di suo figlio, affetto da problemi cognitivi: la coppia avrebbe affidato a lui la gestione del loro patrimonio, ma anche l'uso di bancomat e carte di credito, con cui il prete avrebbe fatto prelievi per decine di migliaia di euro, che gli investigatori della guardia di finanza considerano ingiustificati. La donna, ultraottantenne, sarebbe stata raggirata dal sacerdote dopo la morte del marito: si sentiva disperatamente sola e lui l'avrebbe illusa di poterla aiutare nel far tornare a vivere con lei il figlio, ricoverato in una struttura. Speranze, preghiere e illusioni che hanno portato la procura a sequestrare i conti del sacerdote su cui sarebbe stato dirottato il denaro delle vittime ma anche quello della parrocchia e dell'associazione Nuova Scuola Mauriziana. Gli investigatori ritengono che don Bianciotto si sia appropriato indebitamente di circa mezzo milione di euro: non è chiaro quale fosse il motivo di così tanta necessità di denaro, ma la procura sospetta che il sacerdote possa averli impiegati per fare affari, in particolare per la gestione di un albergo a Pragelato in cui risulterebbe coinvolto insieme a un altro prete.