sabato 4 febbraio 2023

 

14 - DIVERSAMENTE CHIESA - ottobre 2013




UNA STOCCATA PROFETICA

Martedì 10 settembre, in visita all'istituto dei gesuiti a Roma, il papa ha parlato con una franchezza ed un "realismo profetico" davvero straordinari.

Dunque i conventi e i monasteri vuoti non diventino alberghi per fare soldi, ma luoghi di accoglienza per i poveri, gli immigrati...

Che stoccata per le congregazioni e gli ordini religiosi che con gli edifici vuoti di loro proprietà fanno soldi a palate...

 

E RISPUNTA L’ESENZIONE ANCHE PER LA CHIESA

Sono passati venti minuti dall'inizio della conferenza stampa. Il premier Letta ha annunciato l'abolizione della prima rata dell'Imu, l'impegno a cancellare la seconda, la nuova Service tax, le misure per esodati e cassintegrati. Alla fine dice: «Poi c'è tutto il tema dei locali legati alle attività no profit del terzo settore che sono stati pesantemente penalizzati dall'Imu. Nella Service tax vogliamo completamente alleggerirla perché crediamo che questo passo sia molto importante». In pratica il Presidente del Consiglio promette di cancellare per sempre l'Imu anche alla Chiesa. Mossa che neppure Monti - dopo la battaglia a colpi di codicilli ingaggiata con il Consiglio di Stato - aveva mai osato. Almeno non così esplicitamente.

In qualche modo però - e ben prima che questo Esecutivo a forte trazione cattolica - (oltre Letta, due ministri di area ciellina, Lupi e Mauro, poi Delrio, ma anche Alfano) entrasse in campo una mano a quel mondo era comunque arrivata. Contenuta nella risoluzione numero 3 del 2013, firmata dal direttore generale delle Finanze, Fabrizia Lapecorella. Data: 4 marzo 2013, una settimana esatta dalle elezioni politiche più incerte della storia italiana. Mentre il Pd si incartava tra consultazioni e incarichi, il ministero dell'Economia di fatto concedeva cinque anni in più agli enti non profit per adeguare Statuti o regolamenti (o redigerli ex novo), tappa obbligatoria per godere dell'eventuale esenzione dall'Imu sulle porzioni "non commerciali" degli edifici. (la Repubblica, 30 agosto)


"HO VISTO LA POLIZIA DI ASSAD SOTTERRARE UN UOMO VIVO"

“La strage del gas no, ma di orrori ne ho visti tanti in questi mesi. Guarda, guarda qua, cosa fanno a quest'uomo. Lo stanno sotterrando vivo, con le vanghe, due metri sotto terra e lui grida aiuto, invoca pietà. Questa è la nostra polizia. Dovevo scappare, non avevo altra scelta. Ora fammi nascondere il telefonino. Ho paura per la mia famiglia che è rimasta là. Mi chiamo Ishtar, ho 32 anni, facevo il tecnico informatico, ho una ragazza con cui avrei dovuto sposarmi il prossimo anno, ma lei è rimasta a Damasco con il padre malato. Chissà se la rivedrò più. Io intanto spero di raggiungere l'Irlanda. Lì ho dei cugini”.


(continua)