sabato 18 febbraio 2023

 

28 - DIVERSAMENTE CHIESA - gennaio 2015




 ECUMENISMO

(Vedere sul numero scorso «Più si parla di religione…»)

Dio se esiste è uno. Diverse sono invece le vie attraverso le quali i popoli sono arrivati a Dio: Gesù è la via per il cristiano, come per gli ebrei la via sono i profeti tra cui lo stesso Gesù. E ci sono ʿĪsā (ancora Gesù), Maometto e altri profeti per l’Islam. Così nasce un atteggiamento ecumenico rispettoso delle diverse tradizioni e della fede di tutti. Ma noi cattolici abbiamo un Gesù che è Dio e marchiamo la nostra supremazia proclamando assunta in cielo la nostra Maria e infallibile il nostro papa, dimodoché le nostre buone intenzioni ecumeniche rimangono tali, semplici intenzioni non sono in grado di rimuovere gli ostacoli alla comunione ecclesiale, e i vari integralismi continuano a produrre effetti nefasti. Ora, solo nel 1950 Pio XII definì Maria Assunta in cielo in corpo e anima e solo nel 1870 al Concilio Vaticano I il papa divenne infallibile. Erano infallibili Innocenzo III e altri papi con le loro sanguinose crociate nel nome di Dio? Era infallibile papa Alessandro VI Borgia con i suoi intrighi di palazzo? Era infallibile papa Wojtyla, santo subito, quando abbandonava al suo tragico destino il vescovo Romero?

Certi nostri dogmi sono catene che ci legano mani e piedi e che, oltre ad impedirci di vivere una fede adulta, ci impediscono un incontro vero con le altre confessioni religiose monoteiste.

 

GIOVANNI FRANZONI “AUTOBIOGRAFIA DI UN CATTOLICO MARGINALE”

Ed. Rubbettino, 2014, 262 pp., € 16.00.

«Cattolico marginale» è la formula scelta per definire Giovanni Franzoni, una perifrasi dai molteplici significati, perché con l’aggettivo marginale si possono intendere molte cose. Ai margini vive ed opera la «Chiesa di periferia» a cui Franzoni ha scelto di appartenere, ha detto mons. Matteo Zuppi, vescovo ausiliare di Roma Centro. Marginale significa anche la «volontà di tenersi lontano e di rifiutare il potere», ha aggiunto Raniero La Valle. E stare sul margine può voler dire scegliere di «abitare lungo i confini della società e dell’umanità sofferente», ha sottolineato Francesca Brezzi, docente di Filosofia morale all’università Roma Tre. Ma marginale Franzoni lo è stato anche perché la Chiesa di Roma, guidata allora dal card. Ugo Poletti, decise di metterlo ai margini, di emarginarlo, per le sue tante scelte politiche di laicità, vicine agli impoveriti e agli oppressi ma lontane dall’istituzione ecclesiastica. Sicuramente quella di Giovanni Franzoni non è stata una storia marginale nel senso di ininfluente. Ma una vicenda che ha profondamente segnato la storia della società e della Chiesa italiana post-conciliare. Il libro - curato da due membri della Comunità cristiana di base di San Paolo, Salvatore Ciccarello e Antonio Guagliumi, che hanno raccolto e poi trascritto il racconto direttamente dalla viva voce di Giovanni Franzoni, arricchendolo con una selezione di documenti straordinari, dalla corrispondenza privata di Franzoni con le zie, agli scambi epistolari con i rappresentanti della gerarchia ecclesiastica che poi lo sospesero a divinis, alle lettere di solidarietà di diversi amici, come i vescovi Michele Pellegrino e Luigi Bettazzi oppure fratel Arturo Paoli – racconta questa storia, intersecando «macrostoria e microstoria».

Un’autobiografia che, chiarisce Franzoni, non è «un’apologia e nemmeno un amarcord ma una storia in cammino che continua ancora». (luca kocci)

 

ADULTI INADEGUATI

“Gli adulti sembrano essersi persi nello stesso mare in cui si perdono i loro figli, senza più alcuna distinzione generazionale; rincorrono facili amicizie sui vari social network, si vestono allo stesso modo dei figli, giocano con i loro giochi, parlano lo stesso linguaggio, hanno gli stessi ideali. Questo nuovo ritratto dell'adulto esalta il mito immortale di Peter Pan, il mito giovinezza perenne, la retorica di un culto dell'immaturità che propone una felicità spensierata e priva di ogni responsabilità”.

Massimo Recalcati, Il complesso di Telemaco, Feltrinelli Ed., p. 69.

 

(continua)