QUANTI MURI NEL MONDO!
Il Muro di Berlino, ‘Muro della vergogna’, eretto nel 1961 dalla Repubblica Democratica Tedesca e simbolo della divisione in due blocchi dell'Europa e del mondo, è stato abbattuto nel 1989. Ma di muri ce ne sono ancora!
IN ITALIA
Padova: costruito nel 2006 per impedire che gli spacciatori fuggissero all'arrivo della polizia, c’è un "muro" tra via Anelli e via De Besi. Una barriera di ferro arrugginito lunga 96 m e alta 3 a ridosso di quel che era un ghetto di 300 minialloggi ove in 28 mq vivevano fino a 10 persone che affittavano anche solo un letto singolo, una doccia, l'uso della cucina.
IN EUROPA
Irlanda del Nord: a Belfast e Derry, ci sono le Peace Lines, muri tra le zone cattolica e protestante, di lunghezza fino a 4 km e altezza fino a 8 m, di metallo e cemento con reticolati di filo spinato e cancelli sorvegliati dalla polizia.
Spagna: le città di Ceuta e Melilla, città autonome spagnole, l’una in Nord Africa vicino a Gibilterra, l’altra sulla costa orientale africana, sono separate dal Marocco da barriere alte 3 metri con sensori elettronici, telecamere ed illuminazione notturna.
Cipro: un muro separa la parte Nord (Turchia) dalla parte Sud (Grecia). La linea di divisione fu tracciata nel 1964 dal generale britannico Young con un tratto verde sulla mappa di Nicosia dopo sanguinosi scontri fra la comunità Turco Cipriota e Greco Cipriota.
IN AFRICA
Marocco: la grande muraglia, o cintura di sicurezza, è un muro di sabbia lungo 2.720 km costruito a partire dal 1982 nel deserto fra Mauritania e Marocco per proteggerlo dal Fronte Polisario. È una zona militare dove si trovano bunker, fossati, reticolati di filo spinato e campi minati. Il popolo Saharawi ha resistito combattendo fino al 1991 e, da allora, vive profugo e prigioniero nel deserto algerino.
Cisgiordania: Jidar al-fasl al-‘unsuri, o muro di segregazione razziale, isola di fatto la Cisgiordania. Condannato il 9 luglio 2004 dalla Corte Internazionale di Giustizia e lungo più di 700 km, è sorto dopo la seconda intifada per proteggere i cittadini israeliani da attacchi suicidi e condiziona la vita dei palestinesi residenti nella West Bank.
Zimbabwe e Botswana: per 500 km lungo la frontiera corre una barriera elettrificata di filo spinato alta 2 metri, ufficialmente per impedire che animali selvatici passino da un Paese all'altro, in realtà per arginare l'immigrazione in Botswana di profughi dello Zimbabwe.
IN ASIA
India e Pakistan: la cosiddetta Linea di Controllo, o Muro di Berlino asiatico, segna di fatto il confine tra India e Kashmir; muri, filo spinato e barricate occupano quasi la metà dei 2.900 km di confine, insieme a mine e dispositivi ad alta tecnologia.
Le due Coree (ZDC): un territorio largo circa 4 km e lungo 250 divide la Corea del Nord dalla Corea del Sud, tagliando la penisola coreana all'altezza del 138° parallelo. La zona demilitarizzata fu ideata nel 1953 dopo una guerra che causò tre milioni di morti.
Baluchistan: la costruzione del muro al confine con il Pakistan è iniziata nel 2007 da parte dell'Iran al fine dichiarato di contenere la proliferazione del contrabbando di prodotti vietati e droghe, in realtà per frenare l'ingresso in Iran di estremisti islamici.
NELLE AMERICHE
Messico e USA: per più di 1000 km della frontiera, c’è un muro metallico costruito per evitare l'ingresso di immigrati senza documenti dal Messico e dal Centroamerica. Oltre 5.600 persone hanno perso la vita dal 1994 al 2009, la maggior parte a causa delle alte temperature nel deserto.
Rio de Janeiro: dal 2009 attorno ad alcune favelas sorgono muri alti da 80 cm a 3 m onde evitare che le costruzioni precarie di queste comunità distruggano la vegetazione che le circonda, nota in Brasile come Bosco Atlantico.
[Libera riduzione da “Quanti muri ci sono ancora? di Cimicchi e Contini]
(continua)
