INDULGENZE E PORTE SANTE
Lo scorso 8 dicembre La Stampa a fianco di un inserto con tutte le istruzioni per ottenere l’indulgenza, ricordava come Lutero si fosse indignato perché le indulgenze venivano vendute per denaro e concludeva che però oggi questo è superato. È proprio così? No, non è soltanto questione di soldi. È proprio il regime delle indulgenze che può essere messo in discussione.
Dice Claudio Pasquet, pastore valdese di San Secondo di Pinerolo: «Gesù è venuto fra gli uomini e le donne, come uno di loro. Lui è stata la dimostrazione più grande della misericordia di Dio verso l’umanità. Ma questa misericordia va gestita o annunciata?».
Nei giorni scorsi con l’inizio dell’Anno Santo abbiamo visto aprirsi, una dopo l’altra, porte sante che avrebbero il potere di veicolare il perdono di Dio a chi le attraversi. Secondo Pasquet, la chiesa che apre le porte sante è «...una chiesa che si sente obbligata a gestire l’amore di Dio, una chiesa che si sente depositaria della grazia divina e stabilisce regole sul come possa essere dispensata. Il Vangelo non dice così! Anzi, più e più volte ripete che la salvezza è un dono gratuito, dato direttamente da Cristo all’umanità. Nessuno può ergersi come mediatore tra Lui e gli uomini e le donne su questa terra; nessuno, neppure una chiesa, nessuna chiesa, grande o piccola che sia. Cristo è venuto per essere questo immenso dono, che parla di un interessamento diretto di Dio per ogni persona, del Suo farsene carico con un progetto di amore!».
Continua Pasquet: «Ci permettiamo di obiettare: non è questione di soldi, ma di fede! La Riforma, rifacendosi al tema della salvezza gratuita di Dio, osò affermare, e lo fa ancora oggi, che la chiesa ha un solo compito: annunciare la misericordia di Dio in Cristo. Annunciare e non gestire, predicare e non mediare, dire che Cristo è la porta santa e non ve ne sono altre e che l’unico pellegrinaggio che ci viene richiesto è quello di andare a Cristo col cuore e con la mente. Fidarsi di Lui ed a Lui affidarsi. Gesù è stato il grande dono della misericordia di Dio».
«Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi: è il dono di Dio» (Efesini 2, 8).
IL DALAI LAMA SULLA STRAGE DI PARIGI
“Pregare è illogico: problema creato dall'uomo, non può risolverlo Dio”.
«Questa violenza: i terroristi sono miopi. Le emozioni sono fuori controllo. E questa è una delle cause degli attentati suicidi. Non possiamo risolvere questo problema solo con la preghiera. Io sono buddista. E credo e pratico la preghiera. Ma noi esseri umani abbiamo creato questo problema e ora chiediamo a Dio di risolverlo. È illogico. Dio avrebbe detto “risolvetelo da soli perché voi lo avete creato in prima istanza”. Abbiamo bisogno di un approccio sistematico per promuovere valori umanistici, dagli asili alle università. È nell’interesse di tutti».
SORRISO AMARO
In vacanza a Medjugorje
È luglio, e come tutti, anche la Santa Famiglia desidera andare in vacanza. E, come in ogni buona famiglia, non è facile trovare un accordo sulla meta.
San Giuseppe, da uomo molto concreto, dichiara: « Io vorrei andare a Nazareth, per vedere come vanno gli affari, là alla falegnameria».
Gesù, abituato da quando aveva dodici anni ad agire con estrema libertà, propone invece: «Andiamo a fare un giro per il mondo. Anche il papa viaggia sempre e deve avere delle buone ragioni per farlo».
La Madonna, abituata da sempre ad ascoltare gli altri e timorosa di scontentare i familiari, con un gran sospiro, sussurra: «A me piacerebbe tanto andare a Medjugorje. Ne parlano tutti così bene, ed io non ci sono mai stata...».
da -
Incontri di “Fine Settimana” - Percorsi su fede e cultura di don Giacomo Giacomini, parrocchia di Pallanza (http://www.finesettimana.org)
(continua)

