mercoledì 1 marzo 2023

LA SIRIA: ABBANDONATA DALLE ISTITUZIONI

Per l'ONU la Siria non esiste

Il Fatto Quotidiano del 27/02/2023
Siria - Vittime due volte: del sisma e dei mancati aiuti dell'Onu
di Fabio Sciuto

Ci sono voluti otto giorni dopo il più grave terremoto del secolo per far arrivare – col contagocce – i soccorsi in Siria. Nel Paese devastato da 12 anni di guerra civile, il sisma ha ucciso circa 6.000 persone, una stima certamente in difetto, e circa un milione di siriani si è aggiunto agli altri milioni di sfollati per il conflitto. Le Nazioni Unite ci hanno messo quasi 20 giorni per ammettere di non essere riuscite a venire in aiuto dei residenti del nord della Siria. Il sottosegretario Onu per gli affari umanitari Martin Griffiths, ha ammesso che le Nazioni Unite hanno "finora deluso la popolazione del nord-ovest della Siria. La gente si sente abbandonata, ha bisogno di aiuti che non sono arrivati. Il mio dovere è correggere questo errore il più velocemente possibile". L'ammissione del fallimento da parte dell'ONU è apparso troppo poco e troppo tardivo a Salem Al-Meslet, capo della Coalizione di opposizione siriana, che ha respinto con forza le scuse. "Abbiamo chiesto all'Onu di mandare subito aiuti oltre confine", ha spiegato Meslet. "Prima l'Onu ha ritardato gli aiuti e poi è andato solo nelle aree controllate dal regime".
  L'opposizione siriana accusa la comunità internazionale: solo 500 vittime del terremoto si trovavano nelle aree controllate dal regime del presidente siriano Bashar Assad eppure ha ricevuto tutta l'assistenza araba e dell'ONU, nelle aree sotto il controllo dell'opposizione, ci sono state più di 5000 vittime eppure non hanno ricevuto nulla. Nelle aree in mano all'opposizione quasi un milione di persone ha subito gli effetti devastanti del terremoto, mentre nelle aree controllate dal regime sono state un quinto di questa cifra. Non sono arrivate attrezzature o squadre di soccorso, né attrezzature mediche o tende. Gli aiuti umanitari sono stati inesistenti. Il regime ha approfittato del disastro per attivare gli sforzi per la sua normalizzazione internazionale e per chiedere la revoca delle sanzioni contro il regime che - stando a Damasco stanno bloccando l'arrivo degli aiuti - anche se per USA, UE e Onu le sanzioni non ostacolano la fornitura di aiuti umanitari.