venerdì 2 giugno 2023

 

CANTI, PAROLE, SILENZI 

 

Ci sono infinite varietà di silenzio. 

Ogni silenzio dice qualcosa. 

Nello stesso tempo, il silenzio è solo silenzio. 

Non esiste il silenzio mio o tuo. 

Fare silenzio è un a profondissima comunione 

(Chandra Livia Candiani

Un momento di silenzio 

Ascolto del canto “Hodù l’Adonai” - Salmo 136 

Lettura del Salmo 136 

 

Rilettura di alcuni versetti del Salmo 139  

Sei Tu che hai creato le mie viscere 

e mi hai tessuto nel grembo di mia madre  

e mia madre nel grembo di sua madre e sua madre nel grembo di sua  madre e sua madre in sua madre... 

una lunga genealogia femminile  

nel Tuo sogno infinito… 

Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio  

Il prodigioso frutto delle mie madri, parte di Te e così mia figlia e così tutte le donne, mie sorelle.  

Sono stupende le Tue opere  

polvere di stelle,  

nate dal Tuo desiderio, 

parte di Te, Matrice della vita.  

Tu mi conosci fino in fondo 

Tu conosci i miei limiti, le mie angosce,  

il desiderio d’amare, la sete d’infinito.

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore,  

provami e conosci i miei pensieri: 

vedi se percorro una via di menzogna  

e guidami sulla via della vita.  

 

"Solamente cantando si decifrava l’enigma; ciò coincide con il fatto che nei primi  tempi in Grecia il maestro veniva rappresentato con una lira. Significava forse che il  maestro e l’allievo erano musicisti? No, ma che parlavano della memoria, madre di  tutte le muse e musa essa stessa. Mnemosine agiva come musica e canto, numero  e parola." (Maria Zambrano. Note di un metodo) 

Nel contesto attuale, dove domina la tecnologia e il mondo virtuale, spesse volte,  sembra che le parole vengano prodotte da un ingranaggio, come fossero oggetti,  immessi in un veloce vortice. Oggetti anonimi, tutti uguali, senz’anima, proprio  come avviene nel mercato globale. Parole su parole, commenti su commenti. In  tutto ciò c’è poco di armonico, molto poco o quasi niente, le parole cadono e si  spostano senza alcuna sonorità. E, grazie all’atemporalità del mondo virtuale, le  parole seguono il ritmo violento di una mitragliatrice che di sonoro non ha proprio  nulla. È significativo invece, che in tutte le culture e religioni, quando l’essere  umano si avvicina al Mistero, le parole sono più lente, hanno il gusto della  meditazione, della ruminatio, a volte del silenzio o solamente del suono. Se si  pronunciano si cantano, perché il canto è lingua sacra, ha un ritmo, un’anima, una  memoria. È bello notare che gli scritti classici della letteratura greca, latina o  italiana, sono suddivisi in “Canti”. Solamente cantando si decifra l’enigma. In questo  mondo dove si spreca cibo, cose, vite umane, cerchiamo di non sprecare le parole  perché sono preziose. 

(Antonietta Potente

 

Lettura del Salmo 133 

 

Ascolto del canto del Salmo 133 - “Hinei ma tov” 

 

Ed ora le nostre PAROLE ed i nostri SILENZI

 

(PER LA CDB DI PIOSSASCO TIZIANA FIORINI)