Heba Saadieh, la prima arbitra palestinese a dirigere le partite di un Mondiale di calcio
27.07.23 - Andrea Vitello-Pressenza
Giovedì 20 luglio 2023, è iniziata la nona edizione dei Mondiali di calcio femminili organizzata in Australia e Nuova Zelanda, e la novità di questa nuova edizione è la partecipazione di un arbitra palestinese che dirigerà per la prima volta nella storia le partite di un Campionato del Mondo di calcio.
Si chiama Heba Saadieh, 34 anni, è nata nel 1979 da genitori palestinesi rifugiati in Siria, dove ha studiato educazione fisica all’Università di Damasco. Proprio lì nel 2010 si avvicinerà nel mondo dell’arbitraggio. A Palestina TV Sports and Youth ha raccontato: «Stavo guardando un gruppo di arbitri allenarsi e ho notato che non c’erano donne. Quando ho chiesto loro informazioni, mi hanno suggerito di unirmi a loro. Così l’ho fatto».
In breve tempo Heba entra a far parte del comitato degli arbitri di calcio e diventa quarto ufficiale nelle partite del campionato siriano, tuttavia nel 2012, a causa dello scoppio della guerra in Siria, fugge in Malesia dove entra nel programma degli arbitri presso la Federcalcio malese e dimostra le sue capacità nelle partite dei campionati maschili locali. All’età di 26 anni si trasferisce a Stoccolma, Svezia, dove prende parte alla direzione delle le partite di campionato di prima divisione della federazione locale.
In seguito a olandsbladet.se racconterà: «Non conoscevo una parola di svedese, quando mi sono trasferita a Stoccolma. Ma ho comunque capito tutto: mi sono integrata attraverso il calcio».
Heba si impegna tantissimo, lavorando anche con la Palestine Football Association (PFA) e la Asian Football Confederation (AFC), al fine di raggiungere i requisiti fisici di base che le permetteranno nel 2016 di ottenere la licenza da arbitro internazionale dalla FIFA. I suoi sforzi saranno ripagati quando le verrà chiesto di arbitrare alcune partite della Coppa d’Asia femminile, e vari match di qualificazioni alla Coppa del Mondo femminile alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Il 9 gennaio 2023, infine la FIFA ha inserito Heba Saadieh nell’elenco degli arbitri per la manifestazione che si sta attualmente svolgendo. Heba in questo modo è diventata la prima palestinese nella storia, tra uomini e donne, ad arbitrare in un Mondiale di calcio. Fino al 2020 svolgeva anche il ruolo di insegnante di educazione fisica, mentre adesso si sta totalmente dedicando alla sua carriera da arbitra. Recentemente ad Al Jaazera, Heba ha dichiarato: «Sono così orgogliosa di essere il primo arbitro palestinese, maschio o femmina, ai Mondiali. Questo mi fa sentire la responsabilità di mostrare un’ottima prestazione durante il torneo. E spero di poter aprire questa porta ad altre, alle donne arbitro palestinesi – e anche agli uomini – da selezionare in futuro».
Una storia che insegna come il calcio, quello vero, possa rappresentare un modo per riscattare un genere ed in questo caso anche un popolo.
27.07.23 - Andrea Vitello-Pressenza
Giovedì 20 luglio 2023, è iniziata la nona edizione dei Mondiali di calcio femminili organizzata in Australia e Nuova Zelanda, e la novità di questa nuova edizione è la partecipazione di un arbitra palestinese che dirigerà per la prima volta nella storia le partite di un Campionato del Mondo di calcio.
Si chiama Heba Saadieh, 34 anni, è nata nel 1979 da genitori palestinesi rifugiati in Siria, dove ha studiato educazione fisica all’Università di Damasco. Proprio lì nel 2010 si avvicinerà nel mondo dell’arbitraggio. A Palestina TV Sports and Youth ha raccontato: «Stavo guardando un gruppo di arbitri allenarsi e ho notato che non c’erano donne. Quando ho chiesto loro informazioni, mi hanno suggerito di unirmi a loro. Così l’ho fatto».
In breve tempo Heba entra a far parte del comitato degli arbitri di calcio e diventa quarto ufficiale nelle partite del campionato siriano, tuttavia nel 2012, a causa dello scoppio della guerra in Siria, fugge in Malesia dove entra nel programma degli arbitri presso la Federcalcio malese e dimostra le sue capacità nelle partite dei campionati maschili locali. All’età di 26 anni si trasferisce a Stoccolma, Svezia, dove prende parte alla direzione delle le partite di campionato di prima divisione della federazione locale.
In seguito a olandsbladet.se racconterà: «Non conoscevo una parola di svedese, quando mi sono trasferita a Stoccolma. Ma ho comunque capito tutto: mi sono integrata attraverso il calcio».
Heba si impegna tantissimo, lavorando anche con la Palestine Football Association (PFA) e la Asian Football Confederation (AFC), al fine di raggiungere i requisiti fisici di base che le permetteranno nel 2016 di ottenere la licenza da arbitro internazionale dalla FIFA. I suoi sforzi saranno ripagati quando le verrà chiesto di arbitrare alcune partite della Coppa d’Asia femminile, e vari match di qualificazioni alla Coppa del Mondo femminile alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Il 9 gennaio 2023, infine la FIFA ha inserito Heba Saadieh nell’elenco degli arbitri per la manifestazione che si sta attualmente svolgendo. Heba in questo modo è diventata la prima palestinese nella storia, tra uomini e donne, ad arbitrare in un Mondiale di calcio. Fino al 2020 svolgeva anche il ruolo di insegnante di educazione fisica, mentre adesso si sta totalmente dedicando alla sua carriera da arbitra. Recentemente ad Al Jaazera, Heba ha dichiarato: «Sono così orgogliosa di essere il primo arbitro palestinese, maschio o femmina, ai Mondiali. Questo mi fa sentire la responsabilità di mostrare un’ottima prestazione durante il torneo. E spero di poter aprire questa porta ad altre, alle donne arbitro palestinesi – e anche agli uomini – da selezionare in futuro».
Una storia che insegna come il calcio, quello vero, possa rappresentare un modo per riscattare un genere ed in questo caso anche un popolo.