venerdì 5 gennaio 2024

L'AMORE VINCE LA DISUMANITA' "UNA BELLISSIMA NOTIZIA"

Tra le numerose scelte stupide e discriminatorie che il Vaticano, anche negli ultimi anni ha compiuto, molte toccano soprattutto il ridicolo.

L'ultima è tra le più idiote e ridicole che si potesse pensare. Qual è la notizia che giustamente sia la Repubblica sia la Stampa sia altri giornali danno di questa umoristica e discriminante sentenza?

Eccola: si dice che il prete non deve aver fretta nel compiere la liturgia del matrimonio di un uomo e di una donna ma i tempi vengono variati e ridotti in modo, addirittura risibile, dicendo che per la benedizione di una coppia gay non si possono impiegare più di 10 secondi. Questa idiozia Vaticana va colta nel suo aberrante e discriminante segno ben evidente: l'amore di un uomo e di una donna merita anche liturgicamente tutta l'attenzione della chiesa; se l'amore è di due omosessuali, allora bisogna cavarsela in fretta... in 10 secondi.

Ma quali motivi stanno alle spalle di questa decisione discriminatoria? Molti cardinali, vescovi e preti,  movimenti anche di cattolici conservatori avevano boicottato, diremmo noi, e osteggiato l'annuncio fatto dal papa nei giorni natalizi, che poi non era nulla di grandioso, di particolarmente incisivo nella liturgia. Infatti si diceva che, tra due gay, non si trattava di un vero matrimonio ma di una benedizione. Dunque la chiesa, sembra chiaro il suo consueto linguaggio,  vuole  dire che Dio ha i preferiti. Agli emarginati l'accoglienza è come in un angolo. I 10 secondi di concessione evidenziano una liturgia che vale un bel niente, e' la chiesa della discriminazione che Papa Francesco sogna di abbattere solo a parole. Questo dimostra quanto nella chiesa la sapienza quella biblica, che mette sullo stesso piano tutte le persone, le accoglie nell'amore di Dio, sia disattesa.

La gerarchia finge di fare questo sforzo di uguaglianza, ma restano intatte tutte le disuguaglianze maschio, femmina, omosessuale queer... Ma io vi do una gioia grande in una disobbedienza che il Vangelo mi impone; si è rivolto a me un prete francese di 40 anni circa che si è innamorato di una donna che ha due figli.

Una donna che ha qualche anno più di lui, si amano e su loro richiesta sarò io a celebrare l'Eucarestia di matrimonio nella sede della mia comunità nella prima metà di febbraio.

Due persone francesi: un prete che è veramente un vero teologo che conosce bene le Scritture e una donna insegnante di cui celebrerò volentieri il matrimonio.

Sinceramente quello che pensa il papa è l'ultimo dei miei pensieri, ciò che la gerarchia decide e l'ultima delle cose che mi interessano; a me interessa l'amore che Dio ha donato a questo prete e a questa donna che saranno un papà e una mamma meravigliosi. Saranno nella fede e nell'amore un presbitero e una moglie madre, felici, zelanti.

Ecco ciò che mi interessa: partire dal Vangelo; ciò che farebbe Gesù, ciò che avrebbe detto loro.

Lui continuerà a fare il prete, arricchito dall'amore di questa moglie che ho conosciuto appena, e imparerà anche ad essere padre... ma che meraviglia!!

Che contraddizioni ci tocca vivere!! da una parte esistono queste corbellerie, queste stupidaggini vaticane dall'altra il Signore ci regala sempre uomini e donne coraggiose/i pieni di fede e assolutamente disposti a scegliere senza chiedere permesso.

Franco Barbero, 5 gennaio 2024