venerdì 29 marzo 2024

PREGHIERE SENSATE E PREGHIERE INSENSATE: MATURIAMO LA NOSTRA FEDE

  •  La preghiera è la forma tipica di una religione. Come preghi esprimi che cosa credi. Lex orandi statuat legem credendi.

  • Molti pregano, pregano, pregano. Consacrano, consacrano, consacrano... Ma mi chiedo:Che senso ha?

  •  Ma Dio non sa già tutto questo e non vuole già il nostro bene? A parole lo diciamo, ma nei nostri pensieri e nelle nostre orazioni, lo neghiamo.

  •  Allora, mi chiedo, perché esprimersi così? Mi si dice: perché la preghiera rivela il nostro malessere. Ma a chi? a Dio o a noi? perché esprime la protesta contro il male. Ma a chi è rivolta a questa protesta? A Dio a noi stessi?

  •  In tutte queste litanie -  già iniziate al tempo della pandemia e ora proseguono -  c'è un Elefante nella Chiesa di cui non si vuole parlare.  cioè...... Dio.  Continuiamo a pregare e scrivere poesie, come se 2000 anni di  cristianesimo non fossero passati.

  •  Così anche noi quando preghiamo Dio perché faccia smettere la guerra, perché intervenga a togliere la pandemia, perché ci perdoni dato che siamo cattivi con il nostro prossimo. Siamo convinti che solo pregando così, Dio farà smettere la guerra toglierà la pandemia e si renderà buoni.

  •  Ma se Dio è per sua natura buono ( Dio è amore), non potrà non amarci “sempre e comunque”.  Così Dio mi ama e vuole sempre il mio bene.  E allora -  Ecco la domanda essenziale - perché questo Dio che è buono e per sua natura non fa nulla?

  • Risposta, anche questa essenziale: Dio non risponde e mai risponderà al tuo e nostro posto.  Dunque a questa preghiera non risponderà mai non perché non vuole rispondere ( chissà per quale motivo…) ma non risponde per necessità interna, potremmo dire. Come Dio non può fare sì che il vero sia falso, che 5 + 2 non sia 7, così Dio far sì che la sua onni-potenza sia esercitata come fosse una mono-Potenza potente da solo.

  •  La potenza di Dio è essenzialmente un “rendere potenti” le creature ad amare, volersi bene gli uni gli altri, ad essere ciò per cui  sono create. Realizzare se stessi e fiorire. Questa è la potenza che si attribuisce a Dio. E noi che siamo a sua immagine, siamo abilitati ad agire con questo tipo di potenza che non è “mono-potenza”, potenza da solo ma essere potenti “con altri”, facendo potenti le altre creature.

    Con la guerra e la pandemia...... Dio non c'entra un bel nulla con la guerra, la pandemia... non alcuna responsabilità e nemmeno deve essere supplicato perché si coinvolga di più nella vita delle creature.  Dio  è da sempre coinvolto nella vita delle creature, ma non da lo è da Dio solitario.

    Le creature sono la mano di Dio, il volto di Dio, il naso di Dio, il gusto di Dio, il braccio di Dio...... le creature sono il “corpo di Dio”. Dio è Dio mai senza di noi.

    Dio ha abilitato noi creature ad un agire potente nel mondo: con noi mai senza di noi.

  • Alcune note di Gamberini altre di Franco Barbero

    Cosi la Pasqua diventa vita quotidiana e la creatura e Dio non si separano