mercoledì 26 giugno 2024

VIGANÒ L’ANTIPAPA

Ve lo ricordate il vescovo che si presentava in conversazioni di fuoco diffuse in tutto il mondo?

Ogni volta il suo obiettivo era il tentativo di formare un esercito di vescovi contro il Papa.

Il suo era un piccolo scisma, una lotta irata per prendere il trono papalino al prossimo concistoro.

Ebbene, si vedeva da lontano che il suo linguaggio rivelava non un personaggio che ha idee contrarie al papa, ma un pazzo demente, un ignorante in ogni ramo della teologia.

Ascoltai alcune sue grandi adunate, ci scorsi un uomo sofferente mentale, privo di ogni principio interpretativo.

Come teologo zero e ancora meno, ma come bandiera fascista si metteva in mostra su tante televisioni.

Ebbene in questo ultimo anno, quando i suoi sproloqui si sono fatti più feroci, tutta la sua clientela e i suoi fedelissimi lo hanno scaricato e abbandonato alla solitudine. Tutto il fronte clericale fascista e lefevriano gli ha detto addio.

Ora la sua solitudine, la sua ira, la sua ignoranza e il suo credersi ormai l’antipapa lo hanno gettato, ancora vivo e vecchio, in un inferno interiore che sembra l’inferno dantesco. Speriamo che non ceda alla disperazione e al suicidio.

Per quanto mille miglia lontano da lui in tutto, prego Dio che lo aiuti a convertirsi. Tutto è possibile anche agli adoratori malati del potere. E io, ripeto, prego anche per lui perché Dio lo aiuti ad uscire dalla prigione della megalomania.

Franco Barbero 25 giugno 2024