martedì 30 luglio 2024

In Cei la riunione della Consulta per i beni culturali di interesse religioso danneggiati dal sisma del 2016: ricostruzione ferma ancora a metà

ROMA- Si è riunita oggi la Consulta per i beni culturali di interesse religioso colpiti dal sisma del 2016.
«Ci ritroviamo insieme, ad un anno di distanza, attorno allo stesso tavolo, per fare il punto sulla situazione attuale e individuare prospettive di futuro per i nostri territori: alla gratitudine per la disponibilità all’ascolto e al confronto, in un clima di collaborazione e fiducia, si aggiunge la consapevolezza di dover continuare a impegnarci per dare risposte concrete alle comunità che ancora mostrano le ferite del sisma», ha detto il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi.
«Ringrazio la Consulta e mon. Baturi, in particolare, per questa nuova, utile, occasione di confronto e aggiornamento avvenuta in un clima collaborativo. Lo spirito costruttivo che muove tutti noi per restituire i luoghi di culto presenti nell’Appennino centrale alla comunità dei fedeli sta producendo risultati positivi, che spingono a proseguire e insistere. Rispetto ai 1.251 interventi complessivi previsti, infatti, è stato avviato il 90% delle opere. Inoltre, il 56% delle 165 conferenze permanenti dei servizi dedicate ai luoghi di culto è avvenuto negli ultimi 12 mesi. Segnali che confermano come il cambio di passo impresso alla ricostruzione cominci a far sentire i suoi effetti in modo sensibile», ha sottolineato il commissario straordinario governativo per la riparazione e la ricostruzione dei territori interessati dal sisma 2016, senatore Guido Castelli..
Composta dalla Conferenza episcopale italiana, dai vescovi delle Diocesi colpite dal terremoto del 2016, dal commissario straordinario del governo e dal ministero della cultura, la Consulta rappresenta uno strumento di confronto per affrontare e risolvere congiuntamente le questioni relative alla ricostruzione dei beni culturali di interesse religioso. Gli interventi ancora da avviare sono scesi al 10,6%, mentre sono aumentati, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli interventi in corso raggiungendo quasi il 10%. I progetti approvati relativi agli interventi previsti per gli edifici di culto sono prossimi alla metà (46%); quelli conclusi rappresentano oltre il 13% del totale.


da “ADISTA” del 23/7/24