In Cei la riunione della Consulta per i beni culturali di interesse religioso danneggiati dal sisma del 2016: ricostruzione ferma ancora a metà
ROMA- Si è riunita
oggi la Consulta per i beni culturali di interesse religioso colpiti dal sisma
del 2016.
«Ci ritroviamo insieme, ad un anno di distanza,
attorno allo stesso tavolo, per fare il punto sulla situazione attuale e
individuare prospettive di futuro per i nostri territori: alla gratitudine per
la disponibilità all’ascolto e al confronto, in un clima di collaborazione e
fiducia, si aggiunge la consapevolezza di dover continuare a impegnarci per
dare risposte concrete alle comunità che ancora mostrano le ferite del sisma»,
ha detto il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi.
«Ringrazio la Consulta e mon. Baturi, in
particolare, per questa nuova, utile, occasione di confronto e aggiornamento
avvenuta in un clima collaborativo. Lo spirito costruttivo che muove tutti noi
per restituire i luoghi di culto presenti nell’Appennino centrale alla comunità
dei fedeli sta producendo risultati positivi, che spingono a proseguire e
insistere. Rispetto ai 1.251 interventi complessivi previsti, infatti, è stato
avviato il 90% delle opere. Inoltre, il 56% delle 165 conferenze permanenti dei
servizi dedicate ai luoghi di culto è avvenuto negli ultimi 12 mesi. Segnali
che confermano come il cambio di passo impresso alla ricostruzione cominci a
far sentire i suoi effetti in modo sensibile», ha sottolineato il commissario
straordinario governativo per la riparazione e la ricostruzione dei territori
interessati dal sisma 2016, senatore Guido Castelli..
Composta dalla Conferenza episcopale italiana,
dai vescovi delle Diocesi colpite dal terremoto del 2016, dal commissario
straordinario del governo e dal ministero della cultura, la Consulta
rappresenta uno strumento di confronto per affrontare e risolvere
congiuntamente le questioni relative alla ricostruzione dei beni culturali di
interesse religioso. Gli interventi ancora da avviare sono scesi al 10,6%, mentre
sono aumentati, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli interventi in corso
raggiungendo quasi il 10%. I progetti approvati relativi agli interventi
previsti per gli edifici di culto sono prossimi alla metà (46%); quelli
conclusi rappresentano oltre il 13% del totale.