Manifestazione contro la presenza di Netanyau a Washington
Secondo un rapporto di questi giorni della rivista scientifica inglese The
Lancet è plausibile stimare che siano almeno 186.000 i morti attribuibili all’invasione
di Gaza, cioè l’8% della popolazione. L’artefice di questa strage, Benjamin
Netanyahu, rivolgerà il 24 luglio un discorso alle Camere congiunte del
Congresso degli Stati Uniti.
La coalizione ANSWER (Act Now To Stop War and End Racism) ha indetto una
mobilitazione a Washington, per opporsi alla visita del primo ministro
israeliano, chiederne l’arresto per crimini contro l’umanità e imporre la fine
di tutti gli aiuti militari statunitensi a Israele, abbondantemente forniti
dall’amministrazione Biden.
Aderisce alla mobilitazione anche il National Labor Network for Ceasefire, che
comprende 220 sezioni sindacali e grandi sindacati quali American Postal
Workers Union (APWU), Association of Flight Attendants (AFA-CWA), National
Nurses United (NNU), International Union of Painters and Allied Trades (IUPAT),
National Education Association (NEA), United Auto Workers (UAW) e United
Electrical Workers (UE), che rappresentano 9 milioni di lavoratori. La
coalizione sindacale ha incontrato la scorsa settimana rappresentanti sindacali
palestinesi. Parlando da un campo all’interno di Gaza, il dottor Salama Abu
Zaiter, presidente dell’Unione Generale dei Lavoratori della Sanità (GUHSW), ha
denunciato l’intera distruzione del sistema sanitario di Gaza. L’appello alla
manifestazione della coalizione sindacale richiede un immediato cessate il
fuoco a Gaza, il ripristino dei diritti umani fondamentali, l’immediato
rilascio degli ostaggi presi da Hamas, l’accesso illimitato e completo per gli
aiuti umanitari, l’impegno di Biden per un cessate il fuoco permanente.
Il sindacato dell’auto UAW, uno dei primi, nel dicembre 2023, a richiedere il
cessato il fuoco, ha precisato che occorra respingere “questo insulto (la
presenza al Congresso di Netanyau) a tutti coloro che chiedono la pace e la
giustizia” e chiede l’adesione alla manifestazione firmando l’apposito appello
contro il criminale di guerra “nella tradizione dimostrata dai momenti più
gloriosi del movimento sindacale, quando si è opposto all’apartheid sudafricano
e in solidarietà con la resistenza sindacale alle dittature dell’America
Latina”.
La manifestazione, a cui aderiscono una grande varietà di associazioni,
circonderà il Congresso nella capitale degli USA a partire dalle ore 10 del
mattino (ore 16 in Italia). Ci si aspetta la partecipazione di migliaia di
persone.
Ezio Boero (da “Pressenza” del 23/7/24)