giovedì 11 luglio 2024

PREGHIERA PER LA GENTILEZZA

Insegnaci, Signore, cosa significa la gentilezza, quel modo affettuoso di trattare la realtà e le relazioni.

Insegnaci a non fare del risentimento, della sfiducia o dell’indifferenza il motivo della vita, ma piuttosto ad attivare una capacità concreta di empatia con il nostro prossimo, sia nelle cose grandi che in quelle che ci sembrano semplici dettagli.

Insegnaci a metterci al posto degli altri, a chiederci più spesso cosa sentono, di cosa hanno bisogno, qual è la loro ferita e il loro sogno, quale speranza sepolta o infranta li ferisce ancora, quale desiderio potrebbe sollevare il loro spirito o accendere il loro sorriso.

Insegnaci, Signore, a sentirci responsabili ogni giorno di quel sorriso. 

Insegnaci che amare non basta: dobbiamo farlo con eleganza. 

Che dare per il gusto di dare non è sufficiente: deve essere fatto con delicatezza. 

Che rivendicare tutto come un diritto non è saggio: piuttosto, dobbiamo imparare a praticare con maggiore impegno l’arte della gratitudine.

Insegnaci, Signore, quella purezza di cuore che ci permette di guardare l’altro senza pregiudizi, con vera disponibilità all’ascolto e alla comprensione. 

Insegnaci, Dio gentile, a costruire presenze che non soffocano, conversazioni che non occupano inutilmente, doni che non trattengono, ma a mettere l’altro al centro,  scegliendo per noi stessi quel nascondimento di chi sa che la vera gioia è servire.

 

J. Tolentino