Israele ostaggio della destra ultraortodossa
Israele è un paese dalle mille
contraddizioni, immediatamente visibili dalla caleidoscopica varietà
antropologica ed estetica della sua popolazione. C'è tuttavia una frattura più
profonda di altre che lo attraversa e che sta mettendo in crisi il suo modello
di società aperta, pluralista e liberale. E' il ruolo sempre più forte che
esercita la destra religiosa ultraortodossa, una componente di fanatici
nazionalisti che rivendica per gli ebrei tutto il territorio occupato nel 1967,
oltre il Giordano. Per loro quella terra è stata assegnata al popolo ebraico
niente meno che da Dio. Di fronte a questo arretramento culturale di secoli, ai
tempi in cui la religione guidava la politica, reggono a fatica le dighe della
democrazia liberale israeliana.
Piero Ignazi (da “Domani” dell’8/8/2024)