lunedì 16 settembre 2024

LETTERE AL SINODO

(4-21 ottobre 2015 – Roma)

14 ottobre 2015

Lettera quotidiana al sinodo

 

Cari padri e fratelli sinodali,

Siete alle ultime battute del vostro confronto sul tema “Famiglia”.

Voglio al riguardo partire dal fatto che in molte famiglie i figli sono il fiore più bello dell'amore. Dove c'è accudimento, stabilità, senso di cura, davvero i figli partono favoriti nell’avventura della vita. Che la famiglia sia quella tradizionale o omogenitoriale, è assolutamente irrilevante, ci dicono le scienze umane.

Ma non su questo voglio prolungarmi.

Mesi fa ho avuto occasione di conferire il Battesimo ad un bimbo.

Il parroco mi consegnò un piccolo libro contenente il rito del Battesimo.

Lo lessi con attenzione e poi...con crescente sgomento. Credevo che qualche cosa fosse cambiata dopo il Concilio. Mi ritrovai davanti alle “opere di Satana” e alla dichiarazione che il Battesimo cancella il peccato originale.

Ma come si fa a pensare che quel piccolo fiore umano nasca con un peccato? Come si può pensare che si debba cancellare un peccato e metterlo in guardia da Satana?

La teologia ha cancellato l'idea che si nasca nel peccato. Si nasce nella “benedizione” e nell'abbraccio di Dio.

Nessun peccato segna il bambino che nasce. Il Battesimo è la festa dell'accoglienza di una comunità che, con i genitori, benedice Dio per il dono di questo figlio e figlia.

Siccome state parlando di famiglia, vi propongo di girare pagina su questo rituale sconcertante. Elaborate un rituale del Battesimo che esprima lode a Dio per ogni vita che nasce e faccia riferimento alla comunità che accoglie con gioia questa famiglia. Togliete di mezzo le metafore di Satana e sul peccato originale: gioia per chi nasce!

Spero che non trascuriate come un dettaglio irrilevante questo consiglio: in principio è la gioia non il peccato.

Buon lavoro e buona notte.

Con affetto e speranza.

don Franco Barbero