LETTERE AL SINODO
(4-21 ottobre 2015 – Roma)
21 ottobre 2015
L'ultima lettera al sinodo
Cari padri e fratelli sinodali,
questa è l'ultima letterina che vi invio per esprimervi una mia grande speranza.
Spero che voi usciate da questo sinodo più leggeri, più aperti alle voci delle mille strade, disposti a deporre alcuni zaini pieni di verità presunte, di certezze granitiche, di dottrine scadute.
Sembra giunto il tempo di lasciare questi “tesori dogmatici” ed acquisire l’umiltà dei discorsi parziali e provvisori.
Come per Abramo, si tratta di lasciare le sicurezze di Ur dei Caldei per inoltrarci in una ricerca di una terra a noi sconosciuta, ma dove Dio e già presente con il Suo amore e ci attende con la Sua paziente accoglienza.
Siamo sazi fino al vomito delle definizioni, dei dogmi, delle verità infallibili con cui i vostri predecessori hanno inquinato, ossessionato, oppresso il popolo di Dio.
Il vero pellegrinaggio è verso una chiesa ricca di doni e di ministeri, ma priva di poteri sacri.
Lasciato il palazzo, occorre collocarci sulla soglia. Soglia vuol dire casa, ma è anche strada.
Spero che guardiate ben oltre questo sinodo che arriva in ritardo di almeno due secoli.
Oltre, molto oltre è l’appuntamento con l’umanità se non tagliamo le ali ai sogni, se siamo imprudenti, trasgressivi, amici degli eretici, capaci di catapultarci al corteo delle donne che chiedono pari dignità e ai Gay Pride delle nostre città.
Questa chiesa potrebbe nel mondo diventare segno della presenza amorosa di Dio e invito a lottare contro ogni violenza e discriminazione.
Buona notte e un caldo abbraccio a tutti voi.
don Franco Barbero