sabato 19 ottobre 2024


Ecco il canone che Anna Campora e Ines Rosso hanno preparato per la celebrazione di domani alle ore 10:00.
Ci si potrà collegare a partire dalle 9:45.

Il link per collegarsi è:

meet.google.com/ehv-oyaj-iue

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ESSERE SALE, ESSERE LUCE


P. Saluto all’assemblea


G. Ci raduniamo come fratelli e sorelle, portando davanti a Te la nostra vita quotidiana, con le sue luci e le sue ombre, le sue gioie e i suoi affanni.


MOMENTO DI SILENZIO


1Vedendo che c'era tanta gente Gesù salì verso il monte. Si sedette, i suoi discepoli si avvicinarono a lui 2ed egli cominciò a istruirli con queste parole:

3'Beati quelli che sono poveri di fronte a Dio:
Dio dona loro il suo regno.

4Beati quelli che sono nella tristezza:
Dio li consolerà.

5Beati quelli che non sono violenti:
Dio darà loro la terra promessa.

6Beati quelli che desiderano ardentemente quello che Dio vuole:
Dio esaudirà i loro desideri.

7Beati quelli che hanno compassione degli altri:
Dio avrà compassione di loro.

8Beati quelli che sono puri di cuore:
essi vedranno Dio.

9Beati quelli che diffondono la pace:
Dio li accoglierà come suoi figli.

10Beati quelli che sono perseguitati perché fanno la volontà di Dio:
Dio dona loro il suo regno.

11Beati siete voi quando vi insultano e vi perseguitano, quando dicono falsità e calunnie contro di voi perché avete creduto in me.

12Siate lieti e contenti, perché Dio vi ha preparato in cielo una grande ricompensa: infatti, prima di voi, anche i profeti furono perseguitati.
(Matteo 5,1-12)


LETTURA BIBLICA



Matteo cap. 5 vv 13-16

13'Siete voi il sale del mondo. Ma se il sale perde il suo sapore, come si potrà ridarglielo? Ormai non serve più a nulla; non resta che buttarlo via, e la gente lo calpesta. 14Siete voi la luce del mondo. Una città costruita sopra una montagna non può rimanere nascosta. 15Non si accende una lampada per metterla sotto un secchio, ma piuttosto per metterla in alto, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così deve risplendere la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano il bene che voi fate e ringrazino il Padre vostro che è in cielo.


Commento

E’ stato detto... ma io vi dico...”: apparentemente una opposizione, ma che Gesù definisce un compimento, un insegnamento che ad un primo ascolto si presenta come un programma nuovo ed impegnativo. Ho scelto di partire da una forte affermazione che però può connotare in sintesi il comportamento dei discepoli che sono chiamati a vivere le beatitudini nel loro quotidiano o meglio a tentare di realizzarle. “Voi siete il sale della terra... voi siete la luce del mondo...”

Matteo mette all’inizio della vita pubblica di Gesù un elenco di concrete applicazioni delle Beatitudini, ognuna delle quali obbliga o invita a rivedere le nostre scelte, momento per momento, non si tratta di precettistica ma di linee di tendenza affidate alla nostra interpretazione. Tante volte ci siamo detti che siamo un impasto di bene e male perché siamo creature fragili e in ricerca, qui Gesù ci dice che siamo sale e luce ma, solo a patto che il sale non sia scipito e la luce non sia nascosta.

Ci mette in guardia, abbiamo una grande opportunità ma sta a noi sfruttarla vivendo il nostro ESSERE, quello che siamo: Salare è dare sapore, illuminare è far emergere dal buio, dal negativo.

Il sale è sempre stato fondamentale fin dall’antichità, per noi predomina il suo uso quotidiano, ma al tempo di Gesù indicava anche la validità di un patto, un’alleanza, aveva un valore simbolico, ne parla il Levitico: “ non lascerai mancare il sale dell’alleanza del tuo Dio. Sopra ogni offerta offrirai e spargerai del sale”. Quindi quella del sale è un’immagine significativa: abbiamo la responsabilità di dare sapore, vivere con coerenza e rendere visibile la nuova alleanza con il Dio delle Beatitudini, se il sale perdesse il suo sapore, se da stolti, superficiali, vivessimo banalmente la nostra fede senza mettere in pratica quello in cui diciamo di credere, se la nostra testimonianza non avrà sapore, il messaggio sarà insipido, calpestato, disprezzato o ignorato.

La Chiesa ha avuto molte responsabilità nel tempo rispetto alla necessità che il messaggio fosse recepito, fosse convincente cioè veramente trasformante. E oggi? E noi?

Poco sale dà sapore, troppo sale rende immangiabile, è una pretesa di protagonismo. Noi siamo luce, ma in quanto discepoli di Gesù, ma anche qui, ci è chiesto di illuminare quel piccolo pezzo di mondo in cui viviamo, operiamo, non certo di essere una luce universale, né come Chiesa, né come comunità, né come individui, è il nostro stile di vita che è lo stile delle beatitudini che viene chiamato in causa, va salvaguardata la libertà dei soggetti, la diversità, la laicità della storia e della fede.

Sale e luce ma rispettosi e consapevoli della dimensione di relatività, sale e luce non possono, per loro natura che salare e illuminare, è la loro natura. Se il messaggio di Gesù ci ha liberati veramente, essere sale e luce diventa un’esigenza naturale da cui derivano quelle opere che nel nostro piccolo, possono realizzare pezzetti del Regno che Dio ha promesso.


LIBERI INTERVENTI

1. O Dio, Fonte della vita,
Tu sei molto più bello di ogni religione,
Tu sei padre, madre, amico, compagno di viaggio.
Tu non dividi il mondo in buoni e cattivi.

2. Sei un Dio che chiama, che ci invita
a continuare i giorni e l’opera della creazione.
Anche se spesso per noi è difficile vederTi,
crediamo che sei il Dio che non abbandona.

1.Ti preghiamo per tutte le religioni del mondo
e Ti ricordiamo tutte le chiese cristiane:
liberate da tanti idoli, possano diventare
luoghi di libertà e cantieri di liberazione.

2. Signore, abbiamo bisogno della Tua mano amica e forte
che ci guidi sui sentieri dell’amore solidale,
che ci liberi dal fascino delle cose vuote
e ci faccia gustare la gioia di una vita sobria.

MEMORIA DELLA CENA

T. Quando ormai la congiura dei capi politici e religiosi lo stringeva da ogni parte, ancora una volta Gesù si mise a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Volle mangiare con loro, come tante volte aveva fatto dal giorno in cui li aveva incontrati. Consapevole della gravità del momento, volle condensare in un segno un messaggio che toccasse il cuore dei discepoli. Prese tra le sue mani il pane della mensa, alzò gli occhi al cielo per riconoscere in Dio l’origine di ogni dono: “Questo pane spezzato, disse, vi ricordi la mia vita che fra poco i potenti spezzeranno. Quando vi radunerete per spezzare e mangiare il pane tra di voi, ricordatevi di me, di ciò che ho fatto, di ciò che vi ho insegnato”. Poi, dopo aver ancora una volta benedetto il nome santo di Dio, prese la coppa del vino e ne porse da bere a tutti dicendo: “Questo calice è il segno di un’amicizia con Dio che non finirà mai. Se i potenti hanno voluto il mio sangue, Dio non mi abbandonerà. Se seguirete questa strada di fiducia e di condivisione, sarete un solo corpo, un solo sangue, un cuore solo con me. Abbiate fiducia in Dio. Egli non delude”.


PREGHIERA di CONDIVISIONE


COMUNIONE


PREGHIERE SPONTANEE


PREGHIERA FINALE

Dio di Gesù, ti ringraziamo
perchè ci regali la possibilità di fare delle nostre vite
un piccolo raggio di luce,
come una traccia luminosa che indichi verso di Te.
Ma Tu sai che spesso noi, con le nostre azioni
siamo stati più tenebra che luce.
Fa che non ci domini l’orgoglio,
la presunzione di essere luminosi.
Ti preghiamo anche per tutte le Chiese cristiane
che troppo spesso si sono sentite la città sul monte
e hanno dimenticato quanta oscurità
hanno diffuso nel mondo,
quanto sale hanno reso insipido,
quanti muri hanno alzato e alzano
con la loro presunzione di essere la luce del mondo.
Illumina le tenebre dei nostri giorni e dei nostri passi
e custodisci in noi quel piccolo lumicino che ci hai donato.
(liberamente adattata dal testo di Preghiere d’ogni giorno di F. Barbero)

Per la comunità di base di via città di Gap Pinerolo, Anna Campora e Ines Rosso
20 ottobre 2024