Piccola antologia
La questione cristologica. Figlio di Dio
Spesso si pensa che figlio di Dio significhi Dio o divinità. Il Secondo Testamento prende questo linguaggio dal Primo Testamento ebraico in cui l’espressione “figlio di Dio” significa aver ricevuto una missione particolare da Dio e averla portata a termine in un atteggiamento di piena disponibilità. Quando nel Secondo Testamento Gesù viene indicato come figlio di Dio si fa riferimento alla missione che il Padre gli conferisce e alla disponibilità con cui Gesù senza riserve ha risposto alla chiamata di Dio.
Per questo Gesù è per noi cristiani colui che manifesta in modo eminente il progetto di Dio, ma resta una creatura del tutto inferiore a Dio.
“In questo riferimento a Dio e completa dimenticanza di sé, riferimento a quel Dio che Gesù chiamava suo Creatore e Padre, sta la definizione, cioè l'autentico significato di Gesù”.
E. Schillebeeckx, La questione cristologica. Un bilancio, Queriniana, Brescia 1980, pag. 161.
“La preesistenza di Gesù come eterno Figlio di Dio è un modo ebraico ed ellenistico di esprimere il significato salvifico di Gesù.
Brian McDermott, “Gesù Cristo nella fede e nella teologia”, Concilium 3/1982, pag. 28.
“L'identità di Gesù come Figlio è un 'identità rispondente e ricettiva di fronte al Padre, e sottolinea il fatto che Gesù è il primo a ricevere l’offerta di salvezza di Dio, prima di diventare colui che offre la salvezza agli altri”.
Brian McDermott, “Gesù Cristo nella fede e nella teologia”, Concilium 3/1982, pag. 25.
“L’antropomorfismo che ci può fuorviare considerando Dio come un nome proprio, ha portato i cristiani a pensare che, se Gesù è veramente figlio di Dio, allora non può essere figlio di Giuseppe. Ma si tratta di un errore. Dire che Gesù è il figlio di Dio non comporta la negazione che era figlio di un altro”.
Nicholas Lash, “Riflessioni su di una metafora”, Concilium 3/1982.
Se non riscopriamo il significato dei linguaggi delle Scritture corriamo il rischio di costruire una montagna di dottrine e di dogmi mille miglia lontane dal messaggio biblico.
(continua)