EUCARESTIA DEL 17 NOVEMBRE 2024
Ecco il canone che Maria Grazia Bondesan ha preparato per la celebrazione di domani alle ore 10:00
Ci si potrà collegare a partire dalle 9:45.
Il link per collegarsi è come sempre:
meet.google.com/ehv-oyaj-iue
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G. Ancora una volta ci ritroviamo insieme per celebrare la Tua lode, o Dio, e per ricordarci che fidandoci di Te, del Tuo inesauribile sostegno, riusciremo a compiere piccoli gesti per la costruzione, qui ed ora, del Tuo Regno.
Salmo 71
FIDUCIA IN DIO IN OGNI SITUAZIONE DELLA VITA
1In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
2Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
3Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
4Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio,
dal pugno dell'uomo violento e perverso.
5Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
6Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno:
a te la mia lode senza fine.
7Per molti ero un prodigio,
ma eri tu il mio rifugio sicuro.
8Della tua lode è piena la mia bocca:
tutto il giorno canto il tuo splendore.
9Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
10Contro di me parlano i miei nemici,
coloro che mi spiano congiurano insieme
11e dicono: "Dio lo ha abbandonato,
inseguitelo, prendetelo: nessuno lo libera!".
12O Dio, da me non stare lontano:
Dio mio, vieni presto in mio aiuto.
13Siano svergognati e annientati quanti mi accusano,
siano coperti di insulti e d'infamia
quanti cercano la mia rovina.
14Io, invece, continuo a sperare;
moltiplicherò le tue lodi.
15La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
16Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.
17Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
18Venuta la vecchiaia e i capelli bianchi,
o Dio, non abbandonarmi,
fino a che io annunci la tua potenza,
a tutte le generazioni le tue imprese.
19La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo.
Tu hai fatto cose grandi: chi è come te, o Dio?
20Molte angosce e sventure mi hai fatto vedere:
tu mi darai ancora vita,
mi farai risalire dagli abissi della terra,
21accrescerai il mio onore
e tornerai a consolarmi.
22Allora io ti renderò grazie al suono dell'arpa,
per la tua fedeltà, o mio Dio,
a te canterò sulla cetra, o Santo d'Israele.
23Cantando le tue lodi esulteranno le mie labbra
e la mia vita, che tu hai riscattato.
24Allora la mia lingua tutto il giorno
mediterà la tua giustizia.
Sì, saranno svergognati e confusi
quelli che cercano la mia rovina.
LETTURE BIBLICHE, Matteo 12, 43-45
43Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo, ma non ne trova. 44Allora dice: "Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito". E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna. 45Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia".
Breve commento
Questo piccolo brano viene ripreso anche da Luca, ma Matteo ha una particolarità: la casa risulta vuota, non solo spazzata e adorna.
Questo brano mi colpisce perché nella raffigurazione della casa parla del nostro cuore e ci ammonisce dicendoci che se il cuore è vuoto, gli “spiriti maligni” entrano e lo occupano, come dire che il cuore non può rimanere vuoto.
Ma non appena si libera un posticino, qualcosa di negativo entra nel nostro cuore e vi rimane, anzi non solo uno “spirito”, ma sette!! (Sette è il simbolo della pienezza).
Un cuore vuoto non può esistere, si riempie di male. Nel vuoto ” il diavolo”,cioè il male, prospera, si rafforza, si moltiplica. Se ci guardiamo intorno, non è difficile riconoscerlo, questo vuoto: è un vuoto che si manifesta come vuoto di ideali, vuoto di speranze, vuoto di progetti, vuoto spirituale, vuoto culturale, vuoto affettivo…
INVECE se nel nostro cuore ci sono i valori legati alla solidarietà, alla condivisione, alla fiducia in Dio, allora niente può occuparlo, è come dire che il messaggio di Gesù, la sua prassi di vita, occupa tutto lo spazio.
Questo brano mi parla del senso che voglio dare alla mia vita. Interrogarsi su questo non è così semplice….Confrontarci sui nostri valori, di cosa riempire il nostro cuore credo sia molto utile. E la Comunità ci aiuta a farlo.
Per attuare tutto questo credo che la Comunità mi venga in aiuto, infatti è proprio con voi che cerco di far crescere la mia fede in Dio, è con voi che prego e che spezzo il pane nel nome di Gesù, è con voi che mi ricordo e mi impegno a condividere quella che sono, quello che ho, è con voi che imparo a mettere le mia vita nelle mani di Dio.
Tutto questo mi aiuta a riempire il mio cuore.
Grazie, o Dio, per il dono della Comunità che per me è vitale!!!
RIFLESSIONI COMUNITARIE
L. Credo che...
Credo che Dio esista,
che esista per l'umanità,
che esista per
bianchi e neri,
uomini e donne,
grandi e piccini.
Credo che Dio voglia aiutarci,
che voglia consolarci,
amarci,
perdonarci.
Credo che Dio parli,
che parli d'amore,
che parli di amicizia,
di fede, di perdono.
Credo che Dio ascolti,
che ascolti le preghiere degli uomini,
che ascolti gli inni di fede,
il pianto,
il riso.
Credo che Dio ci sia,
che ci sia per ascoltarci,
che ci sia per parlarci,
per volerci bene,
per unirci.
Credo che Dio esista anche per me
per sorreggermi,
per consigliarmi,
per starmi accanto e permettermi di credere. Amen
(Confermazione di otto giovani nella chiesa valdese di Pinerolo)
L. O Dio, anche oggi noi spezziamo il pane ricordando Gesù.
Ecco: in questo gesto, così semplice ma cosi impegnativo, noi siamo raggiunti dal Tuo invito, siamo sollecitati dalla Tua voce: “Figlio mio, figlia mia: spezza il pane, spezza il tempo, spezza le energie, spezza le tue risorse, la tua intelligenza ,i doni che hai ricevuto da Me... Dio tuo creatore. Così davvero percorrerai la strada che io ho indicato attraverso Gesù di Nazaret”.
T. Gesù, quella sera in cui, mentre mangiavano la cena di Pasqua, prese del pane, lo spezzò e lo distribuì alle amiche e agli amici che erano con lui, dicendo loro: “Prendete e mangiate; la mia vita, il mio corpo, è come questo pane: ho cercato di metterlo a servizio di ogni uomo e di ogni donna che ho incontrato. Fate anche voi così”. Poi fece altrettanto con una coppa di vino, dicendo: “Bevetene tutte e tutti un sorso, perché questo vino è come il mio sangue: ne ho dato una goccia a ogni uomo e a ogni donna che mi ha incontrato e ancora ce ne sarebbe, se gli uomini del potere non avessero deciso di farmi morire. Ma voi continuate a ripetere questo gesto per non dimenticarvi di me e dell’esempio che vi ho dato”.
DIVISIONE DEL PANE E DEL VINO
PADRE NOSTRO
PREGHIERE SPONTANEE
FAMMI VIVERE
‟Di nuovo mi inginocchio sul ruvido tappeto di cocco, con le mani che coprono il viso, e prego: Signore fammi vivere di un unico grande sentimento, fa’ che io compia amorevolmente le mille piccole azioni di ogni giorno e insieme riconduci tutte queste piccole azioni di ogni giorno in un grande centro, a un profondo sentimento di disponibilità e amore. Allora, quel che farò, o il luogo in cui mi troverò, non avrà più molta importanza”.
(Etty Hillesum, Diario, 11 luglio 1942)
Per la CdB di Piossasco, M.Grazia B.