sabato 9 novembre 2024

 STORIA DEI CONCILII ECUMENICI

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ARTICIOC

Tavola riepilogativa dei Concilii Ecumenici

Località

N°.

Sessioni

Data inizio Sessioni

Data fine

Sessioni

Papi

N°. Canoni

Tema

principale

Nicea (I)

?

20/5/325

25/7/325

Silvestro I

?

Consustanzialità del Figlio col Padre, viene stabilito un Credo antiariano

Costantinopoli (I)

?

maggio 381

luglio 381

Damaso I

4

Divinità del S. Spirito

Efeso (1)

5

22/6/431

17/7/431

Celestino I

6

Provvedimenti contro Nestorio (forte influenza dell'Imperatore e del Patriarca di Alessandria, Cirillo)

Calcedonia

17

8/10/451

1/11/451

Leone Magno

28

Contro il Monofisismo

Costantinopoli (II)

8

5/5/553

2/6/553

Vigilio

?

Condanna dei tre capitoli proposti dai Nestoriani

Costantinopoli (III)

16

7/11/680

16/9/681

Agatone e Leone II

?

Condanna del Monotelismo

Nicea (II)

8

24/9/787

23/10/787

Adriano I

20

Liceità del culto delle immagini

Costantinopoli (IV)

10

5/10/869

28/2/870

Nicola I e Adriano II

27

Scisma di Fozio

Lateranense (I)

?

18/3/1123

6/4/1123

Callisto II

25

Conferma del Concordato di Worms

Lateranense (II)

?

aprile 1139


Innocenzo II

30

Scisma di Anacleto II

Lateranense (III)

3

5/3/1179

22/3/1179

Alessandro III

27

Niente di particolare

Lateranense (IV)

3

11/11/1215

30/11/1215

Innocenzo III

70

Contro i Catari; transustanziazione eucaristica; confessione e Comunione annuale

Lione (I)

3

28/6/1245

17/7/1245

Innocenzo IV

22

Deposizione di Federico II

Lione (II)

6

7/5/1274

17/7/1274

Gregorio X

31

Unione coi Greci

Vienne 

3

16/7/1311

6/5/1312

Clemente V

?

Soppressione dei Templari; povertà dei francescani

Costanza

45

5/11/1414

22/4/1418

Gregorio XII
Giovanni XXIII
Benedetto XIII
Martino V

?

Composizione del Grande Scisma

Basilea
Ferrara 
Firenze

25

23/7/1431

16/1/1439

Eugenio IV

?

Unione con Greci, Armeni, Giacobiti.

Lateranense (V)

12

10/5/1512

16/3/1517

Giulio II e Leone X

?

Contro il "conciliabolo" di Pisa (2)

Trento
Bologna
Trento

25

13/12/1545

4/12/1546

Paolo III
Giulio III
Pio IV

?

Peccato originale e giustificazione; sacramenti; celebrazione della messa; culto dei santi; riforma interna

Vaticano (I)

4

8/10/1869

18/7/1870

Pio IX

?

Definizione della dottrina della fede; primato e infallibilità papali

Vaticano (II)

9

11/10/1963

8/12/1965

Giovanni XXIII e Paolo VI

?

Chiesa e modernità

(1) = Nel 448 l'imperatore Teodoro II indisse ad Efeso un secondo concilio senza papa e colla partecipazione dei patriarchi di Alessandria e Costantinopoli, che riabilitò Eutiche, condannato per eresia monofisita dall'Efesino Primo. Il concilio non fu riconosciuto da Roma che lo definì un "latrocinio".

(2) = Concilio indetto da Luigi XII a Pisa il 1511-12 (infine trasferito a Milano), senza la partecipazione del Papa.

Sarebbe interessante notare che dei più di 200 (fra i 220 ed i 250) vescovi accorsi a Nicea solo 5 vescovi Occidentali parteciparono (quello di Roma inviò dei rappresentanti) fra cui uno dalla Spagna e due dalle Gallie. Potremmo spiegare la inspiegabile mancanza di una rappresentanza occidentale al primo e più importante concilio con 3 ragionamenti:

1) la distanza; cosa relativa, visto che arrivare per Nicea ci si metteva di meno a venire in nave dalla Spagna che pedibus calcantibus dall'Armenia o dalla Mesopotamia. Inoltre l'imperatore aveva messo a disposizione soldi, navi e palazzi e appare anche un po' rischioso declinare al suo ordine di riunione.

2) uno sgarbo: dei 5 patriarcati esistenti allora (Alessandria, Roma, Costantinopoli - non ancora operativo -, Antiochia, Gerusalemme) i primi due erano i più importanti ed erano in lotta fra loro pel predominio; il patriarcato occidentale potrebbe aver disertato in blocco per tentare di delegittimare un'assemblea comunque assai orientalizzata (ed alessandrizzata), oppure per altri motivi contingenti come farsi da parte per evitare uno scontro colla maggioranza filoimperiale e roba simile.
Coll'ascesa di Costantinopoli il gioco sarà a tre patriarcati finchè l'invasione araba non ridurrà Gerusalemme, Antiochia ed Alessandria a sedi minori, controllate dagli infedeli e non più capaci di combattere gli eretici. Il conflitto per la supremazia fra Roma e Costantinopoli (= imperatore) si farà sempre più serrato finchè le due sedi non daranno inizio ad uno scisma. Va detto che nel '400 gli imperatori di Bisanzio, minacciati dai turchi, cercheranno appoggi in occidente giungendo financo a riunirsi con Roma. Poco tempo dopo che Costantinopoli cadde lo stesso, un concilio greco annullerà la riunificazione.

3) si potrebbe anche notare che l'occidente al momento era assai poco cristiano, pochi vescovati erano stati istituiti e la maggior parte della popolazione convertita  non fosse fedele al cristianesimo propriamente detto - allora peraltro vegetante in forma embrionale - ma ai molti e disparati culti (di Mitra, di Iside, di Serapide e via dicendo) allora in circolazione.

Molto interessanti le conclusioni alle quali pervenne il concilio Lateranense V, dove i convenuti (tutti prelati italiani) dichiararono la superiorità del Papa sui concili, smentendo quanto affermato dal precedente concilio di Basilea. Si tratta di quella che potremmo definire una contraddizione interna, che non sfuggì ad un dotto professore universitario, il monaco Martin Luter di Wittenberg, che 7 mesi dopo la conclusione del concilio affisse le sue famose tesi al portone della cappella dell'università.

Un altro concilio interessante è quello di Trento, città scelta perché si trovava a metà strada fra Roma e l'Impero. Teoricamente convocato per comporre una frattura che non si era potuta risolvere a cannonate, già in partenza non considerò di fatto le pretese dei protestanti. Questi parteciparono solo sporadicamente, non ebbero diritto alla parola (dei 100 convenuti, dei quali 90 erano prelati, solo 3 avevano il diritto di esporre tesi) e, anche grazie all'opera degli appena fondati gesuiti, finirono per tornarsene a casa loro. Il concilio abolì la vendita delle indulgenze, che era stata la scintilla che aveva acceso la polveriera, ma i protestanti chiedevano una cosa che il clero non avrebbe mai potuto accettare: l'abolizione del clero stesso; è ovvio che le conclusioni dei protestanti più moderati (gli altri, tipo Lutero o Melantone, si limitavano a definire il Papa come "anticristo" ed il papato come "fondato dal diavolo")* partissero già sconfitte. Al cattolicesimo avevano pesato irreversibilmente la cattiva gestione di diversi papi, le assurde richieste dei vari artisti, cardinali, intrallazzatori ecc. della corte vaticana, la debolezza dell'impero (causata dagli stessi pontefici) e le prepotenze, mai contrastate, dei re di Francia, in grado di fare il bello e cattivo tempo colla chiesa.
Da notare che Lutero, fino allo scisma, faceva di cognome Luder; fu poi per assonanza con Eleutheròs, libero (da Roma), che il Nostro decise di cambiare il cognome da Luder a Luther.