domenica 15 dicembre 2024

 

Carissimi amici e amiche,

oggi, domenica 15 dicembre, celebriamo l’Eucarestia con la Comunità di Piossasco alle ore 10 in ricordo del Natale di Gesù presso la sede della Comunità di Pinerolo, via Città di Gap 13.

Ci ritroviamo in presenza, ma sarà anche possibile il collegamento online a partire dalle ore 9.45, usando questo Link:

http://meet.google.com/ehv-oyaj-iue

In allegato trovate il testo che seguiremo.

Un abbraccio

M.Grazia

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BEATE LE PERSONE CHE SI ADOPERANO PER LA PACE, PERCHÈ SARANNO CHIAMATE FIGLIE DI DIO”

 

G. Con tanta gioia ci ritroviamo stamattina insieme: gli amici e le amiche della Comunità di Piossasco e Pinerolo e tutte le persone che da lontano partecipano attraverso il video.

Grazie, o Dio, desideriamo lodarTi e sentire la Tua vicinanza per mantenere viva la fiducia in Te, nella Tua compagnia e nel Tuo sostegno.

 ***

O Dio dei nostri sogni di PACE,

ascolta la nostra preghiera!

Tu che conosci ciascuno e ciascuna di noi

nella profondità della nostra anima,

sostienici, accompagnaci e sorridici

quando ci ritroviamo ad essere spettatori di situazioni angoscianti vicine e lontane.

Le guerre , le distruzioni, le lacrime non cancellino in noi la SPERANZA di una vita più felice per tutte le persone piccole e grandi.

Donaci la capacità di continuare a sognare un mondo in cui la giustizia, il rispetto,la tenerezza e la bellezza inondino i cuori di tutte le tue creature.

Solo Tu, o Dio, puoi mantenere accesa la Speranza nel nostro cuore, perchè solo così continueremo ad essere piccoli costruttori di PACE.

 

***

1) Mi guardo intorno e ho paura del domani. La guerra sembra il solo linguaggio possibile per l'umanità. Come riusciremo a ricostruire la fiducia negli altri e nel futuro che consente di sostituire la pace alla guerra?

2) Ogni giorno al risveglio provo paura per il mio futuro. Mi sento schiacciata, un igranaggio di un meccanismo che non riconosce più le esigenze dell'individuo. Dove troverò la forza per rimettermi in piedi e per guardare di nuovo al futuro con un ritrovato senso di pace?

1) Fronteggiamo difficoltà che appesantiscono il nostro passo. Il sentiero si perde in un paesaggio aggrovigliato, duro e inospitale. Ma noi non siamo soli a fronteggiare gli ostacoli sul cammino. Il nostro è un percorso da sviluppare insieme, passo dopo passo. Il tracciato davanti dobbiamo disegnarlo noi. Avrà tutti i colori dell'arcobaleno. Sarà un ponte di pace verso il futuro. Sarà come noi lo vorremo.

2) La pace non si raggiunge combattendo una ultima guerra giusta. La nostra sensibilità ci suggerisce un’altra strada: coltivare e fare fiorire il nostro innato desiderio di felicità, regalarne i frutti con generosità e avere fiducia fino in fondo nel Tuo aiuto, o Dio, perchè la realizzazione della Pace e della Giustizia sono un Tuo sogno.

 

Silenzio

LETTURE BIBLICHE

Luca 2,1-20

1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. 3 Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. 4 Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, 5 per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. 6 Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
8 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, 10 ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11 oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». 13 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: 14 «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».
15
 Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 16 Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18 Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. 19 Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
20 I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

 

Matteo 5,9

“Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.

 

Riflessione di Sergio S.

Il mondo sotto il nostro sguardo non ci offre adesso un panorama confortante. Tra nuove guerre e conflitti dimenticati la pace sembra un sogno lontano e forse impossibile. La paura impietrisce molte persone e rende esitanti anche noi che cerchiamo di percorrere il sentiero iniziato da Gesù.

Gesù ha testimoniato con forza una fede incrollabile nella pace e nella giustizia. Il suo rapporto di familiarità filiale con Dio è stato fondamentale nel suo percorso personale, il cui obiettivo era la realizzazione del Regno dei cieli, un sogno di pace e di uguaglianza, per cui impegnarsi fino alle estreme conseguenze.

“Pace in terra alle persone che Dio ama”; recita il Vangelo di Luca. Dio ama incondizionatamente l’umano. Allora la pace è forse un dono preconfezionato elargito da Dio all’umanità? Il dono che riceviamo è piuttosto il sostegno incondizionato di Dio

alla nostra ricerca, al nostro percorso in cui la naturale speranza nel futuro si concretizza nelle azioni di condivisione e nel rispetto della diversità che sono la sostanza della giustizia e la strada per la pace.

Spesso percepiamo che in qualche modo il sogno di Dio ha un suo riflesso già dentro di noi e la nostra ricerca della pace si sviluppa anche attraverso un cammino interno, di semplificazione e di liberazione dalla paura. Ma il riflesso che conta oggi più che mai è quello che noi siamo in grado di proiettare verso l’esterno. Noi dobbiamo essere costruttori di quella pace nel mondo che Gesù ha predicato nella sua breve vita pubblica. Noi possiamo spargere semi di pace nel mondo.

La pace che vogliamo realizzare è dinamica, diversa da un illusorio rovesciamento del senso comune. La pace deve essere “normale”; piuttosto che una straordinaria, miracolosa cessazione di conflitti. La pace deve appartenere al nostro comportamento quotidiano. Non c’è perfezione nel nostro sogno di pace, è invece la costruzione di un equilibrio che è fatto di bellezza, di scambio tra le persone, di ascolto, di mutuo sostegno.

La pace deve essere un panorama che si trasforma e si arricchisce che cambia nel tempo come cambia il mondo. La pace deve essere fatta di corpi e di pensieri, di parole e di fatti lungo un percorso in cui attivamente seminiamo il progetto di Dio nel mondo.

Commenti comunitari ai due brani

 

La speranza

 

Amico mio, non essere come quello che siede presso il suo camino e guarda il fuoco che si spegne per poi soffiare, vanamente, sulle morte ceneri.

Non rinunciare alla speranza, non abbandonarti alla disperazione a causa di ciò che è passato, giacché rimpiangere l'irrecuperabile è la peggiore delle umane debolezze.“

(Khalil Gibran, La Voce del Maestro)

 

PREGHIERA EUCARISTICA

 

1) La fiducia su cui si fonda il nostro vivere si rinnova di continuo in un cammino in comune sulle orme di Gesù, che si sviluppa tra le vicende gioiose o tragiche della vita e della storia.

2) E’ incontrandoci e ascoltandoci che possiamo riuscire a rinnovare il desiderio di costruire strade di pace che il Tuo amore ci suggerisce, anche là dove sembra che non ci sia un futuro.

1) E’ incontrandoci e ascoltandoci che possiamo affrontare le paure che ci paralizzano, elaborare le perdite e capire le cose che contano su cui ricostruire la nostra pace interiore e riprendere il cammino.

2) E’ attraverso una profonda condivisione che insieme riscopriamo di potere essere sempre amati da Te, o Dio, così ci risolleviamo dallo sconforto, costruiamo la fiducia in un futuro che nel continuo cambiamento realizzi armonia e pace.

 

G.   Crediamo che questi gesti e questi orizzonti abbiano animato anche l’esperienza di Gesù il quale, la sera prima di essere ucciso,
durante la cena con i suoi amici e amiche prese del pane, lo spezzò e lo distribuì dicendo:

T. “Prendete e mangiate tutti, questo è il mio corpo che è dato per voi”.


G.   Poi prese il calice del vino, lo diede ai suoi discepoli e discepole e disse:

 

T. “Prendete e bevetene tutti, questo è il calice del mio sangue versato per voi e  
     per tutti: fate questo in per non dimenticarvi di me”.


1) I gesti di vicinanza e di condivisione
che accompagnano oggi le nostre Comunità,
insieme a quelli di tutte le donne e gli uomini di buona volontà,
possano consentirci di dare alla vita un senso sempre rinnovato
senza perdere una goccia di tutta la Sapienza
del cammino umano nei secoli. (Dal Canone di Natale 2020 della comunità dell’Isolotto)

P. Preghiera di condivisione del pane

Condivisione del pane

Padre nostro, tenendoci per mano

Preghiere spontanee

 

BENEDIZIONE FINALE

 

“Pace”

 

Precederà i comunicati la gioiosa sirena dei cuori.

Più veloce della luce è la notizia,

più veloce della notizia la fede.

 

Nelle grida, nei discorsi, nei canti

parole tutte deludenti,

tranne una: finalmente.

 

Cieche fin qui le notti di città

lanceranno segnali al cielo –

su fino agli astri dell’immensità.

 

Il lutto strappato alle finestre

sarà calpestato dai passanti

che avanzano disposti in schiere.

 

Altri correranno fuori di casa

per porgere con una rapida stretta di mano

ai loro cari, a chiunque per strada,

la verità come una cosa –

che l’uomo ha portato alla terra

pace – non spada.

 

Wislawa Szymborska

 

IN RICORDO DELLA NASCITA DI GESU’

Eucarestia del 15 Dicembre 2024

Maria Grazia, Sergio e Manuela per le CdB di Pinerolo Via Città di Gap e Piossasco