martedì 24 dicembre 2024

Evangelici in Francia


L'evangelismo, a lungo marginale in Francia, è oggi molto più presente. Alimentato da diverse influenze, in particolare quella dei missionari anglosassoni ma anche quella dei fedeli originari dell'Africa subsahariana, questa corrente del protestantesimo si sta gradualmente strutturando. Molte delle sue componenti si prongono ormai di pesare nel dibattito nazionale, a sostegno di idee conservatrici.

Un’inchiesta di Eva Thesé

«Credi come un bambino». Febbraio 2024 domenica: la pastora Anne Battista della Chiesa Martin Martin Luther King di Créteil, incoraggia i fedeli a dimenticare il loro ego, ad affidarsi a Dio e a convertire i bambini. Un mix di sviluppo personale richiesta di obbedienza e proselitismo intervallato da canzoni del gruppo Mlk Music dal vivo fra giochi di luce. «Possiamo fare un po’ più di rumore? Alleluia!» incoraggia Battista.

Di fronte a lei, 1500 persone, piuttosto giovani, cosmopolite ed eleganti; i più vicini alla scena termineranno il culto saltando e danzando.

In una sala un po’ malandata del quartiere Saint-Lazare di Marsiglia, un centinaio di persone di ogni età, essenzialmente europee -in contrasto con la popolazione di questo quartiere di immigrazione- sono riunite per un culto della Assemblee di Dio. La predica del pastore Mathieu Burles tratta di sovraccarico di lavoro e gestione dello stress.

Più modestamente rispetto a Créteil, le canzoni sono interpretate da una giovane donna al pianoforte accompagnata da un batterista: come in karaoke, i testi vengono trasmessi su uno schermo davanti al pubblico.

Da Le Monde diplomatique
il Manifesto, dicembre 2024