sabato 11 gennaio 2025

 

La campagna israeliana nella Siria senza più Hezbollah e Pasdaran (quanto ai russi, si vedrà) prosegue sotto lo sguardo impotente, e in qualche caso interessato, della ormai “fu" comunità internazionale, completamente fuori gioco nell'incandescente era del ritorno in auge della guerra come “normale" strumento della risoluzione dei conflitti.

La campagna più strettamente militare si concretizza in centinaia di attacchi aerei - da ultimi quelli, molto pesanti, sull’aree di Tartus e Lakatia dove vi sono le basi russe ma anche gli arsenali di Assad - in territorio siriano, mirati a distruggere gli armamenti che, secondo Tel Aviv, potrebbero essere usati magari più in là nel tempo, dalle forze che hanno preso il potere a Damasco.