IN CIMA ALLA PIETRAIA
Una cappella sghemba,
rosicchiata dal tempo,
pende là, in alto, in cima alla pietraia,
La croce è tutta storta e arrugginita,
un paletto soltanto
serra la porta.
Dentro, l'umidità scurisce i muri;
sul soffitto un nido solitario
e un sentore di muffa e d'abbandono.
Il silenzio è totale,
musicato dal vento.
Esco sotto la cupola del cielo
nell'azzurro e nel sole.
Quale fede totale, incrollabile
ha eretto questi muri
sull'orlo di un burrone,
sotto un instabile sfasciume,
lontano da ogni sguardo?
Eppure il tetto aguzzo è una preghiera,
son due mani congiunte innanzi a Te,
mai sazie di cercarti,
di protendersi a Te,
sopra i dirupi, sotto la neve,
nell'insensato correre del tempo.