17 gennaio Un percorso difficile anche per Dio
Incontro per la Giornata del dialogo ebrei e cattolici
Come accade dal 1989, il 17 gennaio si celebra la giornata del dialogo ebraico-cristiano.
Quest'anno cadrà in un tempo complicato, dopo i tragici fatti del 7 ottobre 2023 e la drammatica guerra in corso a Gaza. Recenti dichiarazioni di Papa Francesco hanno aumentato la fatica degli ebrei ilaliani nel dialogo con la Chiesa cattolica italiana.
Mercoledì 15 a Pinerolo la Dioacesi ha organizzato un incontro alle 20,45 al Circolo Sociale di via Duomo 1 in occasione di questa giornata, dal titolo “Un percorso difficile anche per Dio” che è anche il titolo del libro del teologo Brunetto Salvarani (uno dei maggiori esperti di dialogo ecumenico e interreligioso, che interverrà alla serata), di cui il vescovo di Pinerolo Derio Olivero ha curato la prefazione.
«In questi ultimi tempi, segnati dal tragico atto terroristico del 7 ottobre 2023, dalla guerra successiva e dall’escalation del conflitto in Medio Oriente, i rapporti tra cattolici ed ebrei, in Italia, sono stati difficili con momenti di sospetto, incomprensioni e pregiudizi - scrive il vescovo Derio, che è presidente della Commissione episcopale per il dialogo ecumenico e interreligioso, nel messaggio per il 17 gennaio -. Ma il dialogo non si è interrotto. In Europa sono tornati deprecabili atti di antisemitismo è incaute prese di posizione, a volte anche violente. Proprio per questo il dialogo va rafforzato. Continuiamo a crederci. Sicuramente il diaogo non è semplice anche a causa del passato, dell'insegnamento del disprezzo” (J. Isaac) e della troppo scarsa partecipazione delle comunità cristiane. È necessario che il dialogo non sia più una questione di nicchia. Come Chiesa cattolica ci auguriamo che l'anno giubilare porti al rilancio e all'allargarmento del dialogo. Non per “tirarea avanti”, ma per approfondire».
Per il vescovo pinerolese quando le cose si complicano è importante capire: «Il rischio è andare avanti per luoghi comuni, oppure prendere posizione senza sapere (che è un vizio dei nostri tempi) per ideologia o per partito preso. Questi sono proprio gli elementi che rovinano i rapporti per cui, la strada del dialogo si costruisce con la conoscenza e la comprensione. Per i cristiani questo significa comprendere l'importanza del mondo ebraico per la nostra stessa fede, perché Gesù era ebreo.
Magari questa può essere l'occasione per riprendere in mano l'Antico Testamento e riscoprirlo».
Nell'incontro di mercoledì 15 il teologo Salvarani ricostruirà la storia del dialogo tra ebrei e cattolici e anche le prospettive e il futuro che ci attende.
PAOLA MOLINO
L’Eco del Chisone, 9 gennaio 2025