Grazie, o Dio
O Dio di Gesù,
grazie per il ponte
che getti verso di noi.
Non siamo persi
come una goccia nell’oceano,
come una foglia secca
abbandonata dal vento.
Tu ci proponi il cammino
dei Tuoi “comandamenti”,
il sentiero arduo della felicità.
Sei Tu che ci vieni incontro,
Ti interessi alla nostra vita
e ci aiuti ad aprire una strada.
Addirittura
osi chiederci di amarTi
con tutto il cuore,
con tutta l'anima,
con tutte le forze.
O Dio più caldo del sole,
più verde dei nostri prati,
più sorgivo delle nostre sorgenti:
voglio ringraziarTi
perché osi chiederci
non un pezzettino del nostro cuore,
non un frammento della nostra anima,
non una parte delle nostre forze,
ma “tutto”.
Vorrei davvero amarTi
e amare le Tue creature così.
Ma, o Dio,
non aspettarTi da me
un cuore grande,
delle forze possenti,
un'anima audace.
Io sono quello che sono:
poco, sempre poco e piccolo,
ma vorrei imparare ad amarTi,
ad accogliere la Tua Parola
davvero con tutto me stesso,
con tutto il mio cuore,
quel piccolo cuore
che Tu mi hai donato.
Agli idoli, che cercano
di farsi un posticino
nel mio cuore, dirò:
“Già occupato!
La casa della mia vita
non ha più posto per voi”.
Signore, Dio di Gesù,
custodisci il mio cuore
e mantienimi in cammino.
Signore, che bello sapere che Tu sai operare il passaggio da un mare morto ad un mare vivo. Fa' che io non me lo dimentichi mai nei giorni in cui attorno e dentro di me sento il fetore dello stagno. Tu sei il Dio del passaggio, il Dio che “cambia le nostri sorti”.
O Dio di Gesù, aiutaci ad ascoltare la Tua voce che chiama attraverso le mille voci degli uomini, delle donne, dei bambini/e e di tutte le Tue creature. Sono voci che chiedono ascolto, gridano la loro sofferenza o la loro presenza, e riflettono la eco della Tua voce.