venerdì 17 gennaio 2025

Insegnami, o Signore

 

Mai ti raggiungerò.

Se non Ti chini Tu,

se non mi risollevi,

se non mi prendi in braccio,

mai Ti raggiungerò.

Gioca con me, Ti prego,

come fa un vento forte

con un cencio afflosciato,

che sfiora, percorre, sventola,

solleva e fa volare,

trasforma in ala,

in aquilone, in rondine

Raccoglimi, mio Dio.

Soffia sopra di me.

Fammi volare un poco:

ch'io possa rifugiarmi

nel Tuo profilo d'ombra

e respirarTi accanto.

 

Insegnami, Signore,

a ricoscere il Tuo amore.

Insegnami a vederlo lampeggiare

in ogni vita,

resistere a ogni morte,

cullare ogni dolore.

Insegnami a vederlo lampeggiare

in ogni vita,

resistere a ogni morte,

cullare ogni dolore.

Insegnami a scopriirlo

non solo negli occhi di un bambino,

nei baci, in una stella,

ma in ogni sofferenza:

nel grido di un malato,

nell’offesa dei vecchi,

nella donna umiliata,

in un ventre squarciato,

nel platano abbattuto,

nel gattino che insanguina l’asfalto.

Insegnami, Signore!

Starò in silenzio

la mano sulla bocca,

come Giobbe.

Tu parlami.

Ammaestrami.

Anna Maria Bermond

Via Gramsci, 14

Pinerolo

Viottoli, 1 gennaio 1992