TEMPESTA
Il dolore è arrivato.
Prima sottile, come un sassolino,
un fastidio irritante.
Poi impetuoso, incalzante, prepotente.
Sono onde cattive di male.
Attendo, senza respiro.
Un'altra ondata mi stringe,
mi soffoca, m'avvolge...
Non c'è pensiero, né tempo, né speranza.
Soffro soltanto
come un cane ferito sull'asfalto.
Vorrei non esser qui
non esistere più.