UNO SCRITTORE MEDIEVALE
Ho letto con stupore nell'articolo “Gesù, il figlio di Maria” Rocca 1 gennaio 2025, non le parole di Tean Paul sartre, filosofo ateo, che costruisce la leggenda con parole da suscitare emozione nei lettori: gli dei abitano in cielo, ma un Dio che si induce a nascere, a restare nove mesi nel grembo di una donna? Via, è una follia, un sogno impossibile”.
Ma Giuseppe Grampa che non conosco, dimentica le parole del filosofo ateo, e si aggrappa alla teologia cattolica dei dogmi nella maniera che oggi la teologia seria o ha smentito facendo di Gesù mai un Dio, ma il profeta di Dio. Grappa avrebbe bisogno di qualche buona e documentata lettura e non di tornare a Nicea 325 e ad Efeso… e forse di una rilettura storica e teologica “In certi momenti, scrive Grappa, Maria dimentica che quel bambino è Dio” e “Questo Dio è mio figlio” “É Dio e mi assomiglia” e “Un Dio che si può toccare”, “Il segno di Dio è che Egli si fa piccolo per noi” e “Dio si è fatto carne. La nostra carne umana è ormai la carne di Dio”.
Grampa che non conosco ma dal quale dissento totalmente, avrebbe bisogno di qualche anno di ebraismo e di leggere almeno 20 volumetti che nel mio blog ho citato tra gli altri, Autori e Autrici della storicità di Gesù L'ebreo e come il dogma della divinità di Gesù e della verginità di Maria abbiano una storia ora resa esplicita nel percorso dei 24 concili ecumenici.
Bisogna uscire dal catechismo altrimenti si arriva alla più grande bestemmia del primo gennaio: Maria Madre di Dio. Povero Dio… il suo amoroso mistero scompare.
Saluto con simpatia questo signor Grampa, ma per me Dio è uno solo, non ha una madre e suo figlio è parte di una famiglia ebraica come il vangelo di Marco ben documenta.
In ogni caso in ogni famiglia sana è fondamentale il plurale così come è necessario dissentire dall'archeologia dogmatica.
Franco Barbero, 10 febbraio 2025