Siamo stirpe di Giona, o Signore
Signore, Dio di questa umanità e di tutto il mondo, vogliamo riconoscere la Tua presenza amorosa e la Tua opera anche quando esse non sono evidenti ai nostri occhi. Tu sei sovente il Dio che si nasconde e sembra assente.
Resta con noi, o Dio di Gesù, nei nostri giorni feriali quando vince la monotonia e prevale la stanchezza; quando la luce dell’evangelo non illumina più la strada, quando il fascino delle cose ci prende e ci domina.
Signore, Tu sai che siamo gente che fugge lontano da Te. Siamo stirpe di Giona e resistiamo ai Tuoi molti inviti. Anzichè dissetarci a Te, sorgente d’acqua viva e fresca, preferiamo attingere da ruscelli limacciosi e cisterne screpolate.
Resta con noi, o Dio, nelle varie stagioni della vita: quando nuove esperienze ci inebriano e ci appassionano, quando sentiamo la vita pulsare è aprirsi davanti a noiì, e quando stiamo imboccando il lungo viale del ritorno a Te.
Resta con noi, o Dio, quando seminiamo e non vediamo frutti, quando la fatica e l’incertezza ci spengono il sorriso, quando il nostro cuore si chiude anzichè aprirsi, quando il fluire dei giorni sembra rubarci la voglia di vivere.
Signore, possano le donne e gli uomini riconoscerTi come Dio e vivere al Tuo cospetto le gioie, gli affanni e le speranze. Non cerchino in Te il risolutore magico dei loro problemi, ma la forza per affrontarli e per compiere la Tua volontà. Franco Barbero, 1976
Grazie, o Padre
Ti chiamo Padre.
Davvero lo sei
e io lo credo.
Grazie
per il dono
della Tua Parola.
Tu lo sai:
è una vita
che resisto
al Tuo amore:
ma Tu sei più forte!
Continui a seminare
sulla pietra dura
del mio cuore
e non Ti stanchi.
Se sbarro la porta,
Tu la riapri;
se chiudo la Bibbia,
me la rimetti
tra le mani.
Grazie
per questa parola
incandescente,
che mi scatena guerra
dentro il cuore.
Essa è ancora capace
di farmi piangere
di gioia
e di stupore.
I miei capelli
sono diventati
bianchi, ma
la Tua Parola
è giovane e viva,
e il tempo
non l'ha svigorita.
Grazie
per i fratelli
con i quali cerco
in questa Parola
le acque zampillanti
della Tua vita
Quando a sera,
con gesto infantile,
Ti ascolto e Ti parlo,
in ginocchio,
non trovo mai
altra parola che
«Grazie!»
E Tu mi dici:
«Avanti, coraggio.
Ti abbraccio».
Don Franco Barbero, in Stirpe di Giona, 1978