sabato 8 febbraio 2025

Siamo stirpe di Giona, o Signore

 

Signore, Dio di questa umanità e di tutto il mondo, vogliamo riconoscere la Tua presenza amorosa e la Tua opera  anche quando esse non sono evidenti ai nostri occhi. Tu sei sovente il Dio che si nasconde e sembra assente.

Resta con noi, o Dio di Gesù, nei nostri giorni feriali quando vince la monotonia e prevale la stanchezza; quando la luce dell’evangelo non illumina più la strada, quando il fascino delle cose ci prende e ci domina.

Signore, Tu sai che siamo gente che fugge lontano da Te. Siamo stirpe di Giona e resistiamo ai Tuoi molti inviti. Anzichè dissetarci a Te, sorgente d’acqua viva e fresca, preferiamo attingere da ruscelli limacciosi e cisterne screpolate.

Resta con noi, o Dio, nelle varie stagioni della vita: quando nuove esperienze ci inebriano e ci appassionano, quando sentiamo la vita pulsare è aprirsi davanti a noiì, e quando stiamo imboccando il lungo viale del ritorno a Te.

Resta con noi, o Dio, quando seminiamo e non vediamo frutti, quando la fatica e l’incertezza ci spengono il sorriso, quando il nostro cuore si chiude anzichè aprirsi, quando il fluire dei giorni sembra rubarci la voglia di vivere.

Signore, possano le donne e gli uomini riconoscerTi come Dio e vivere al Tuo cospetto le gioie, gli affanni e le speranze. Non cerchino in Te il risolutore magico dei loro problemi, ma la forza per affrontarli e per compiere la Tua volontà.  Franco Barbero, 1976

 

Grazie, o Padre

Ti chiamo Padre.

Davvero lo sei

e io lo credo.

Grazie

per il dono

della Tua Parola.

Tu lo sai:

è una vita

che resisto

al Tuo amore:

ma Tu sei più forte!

Continui a seminare

sulla pietra dura

del mio cuore

e non Ti stanchi.

Se sbarro la porta,

Tu la riapri;

se chiudo la Bibbia,

me la rimetti

tra le mani.

Grazie

per questa parola

incandescente,

che mi scatena guerra

dentro il cuore.

Essa è ancora capace

di farmi piangere

di gioia

e di stupore.

I miei capelli

sono diventati

bianchi, ma

la Tua Parola

è giovane e viva,

e il tempo

non l'ha svigorita.

Grazie

per i fratelli

con i quali cerco

in questa Parola

le acque zampillanti

della Tua vita

Quando a sera,

con gesto infantile,

Ti ascolto e Ti parlo,

in ginocchio,

non trovo mai

altra parola che

«Grazie!»

E Tu mi dici:

«Avanti, coraggio.

Ti abbraccio».

 

Don Franco Barbero, in Stirpe di Giona, 1978