ANGELO CASATI 3
POESIA
PREGHIERE DI DON ANGELO NELLA SARTORIA DI ARMANI
2 gennaio 2020
Tu ci vedi riuniti, Signore.
Ci accompagna la memoria
della tua nascita in mezzo a noi:
tu uno di noi,
di noi hai condiviso tutto
l'anima e il corpo, la casa e le strade
la fatica del lavoro e il riposo,
il riso e il pianto,
la gioia di essere profumato
e lo strazio di una morte di croce.
Tutto di noi
perché ti sentissimo
compagno di cammini:
Tu non abiti solo i cieli
non abiti solo le chiese
tu abiti ogni spazio
del nostro vivere quotidiano.
Tu sei un Dio che tesse fili e dà colori.
I nostri vestiti a volte sono strappati
o non sono nel segno della bellezza,
tu metti il tuo filo.
Accade che non ce ne accorgiamo
tanto il tuo filo è tessuto con i nostri fili,
tanto il tuo colore è abbracciato ai nostri
colori.
Un filo, il tuo, non nel segno della
onnipotenza,
ma della vicinanza,
Noi ti ringraziamo:
la tua vicinanza
è segreto per riprendere a sperare,
è appello a non cedere agli strappi
di paure e pessimismi,
a credere invece nel nostro esile filo,
a regalare il nostro insostituibile colore.
Benedici questo luogo di fili e di colori,
benedici le nostre case,
il nostro paese e la nostra terra,
perché siano luoghi dove
donne e uomini tessano fili
e regalino colori di bellezza
Ora e per sempre.
Amen
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3 gennaio 2019
Signore Dio,
all'inizio di questo anno
ci chiedi di benedire
con parole di bellezza.
Queste le parole, le tue,
per chi benedice:
“Dio faccia splendere sopra di voi il suo
volto”.
Splenda, Signore, il tuo volto
su di noi, sul luogo
della nostra fatica e della nostra
creatività.
Le scritture sacre ci raccontano
che, quando tu, nell'in principio, creavi,
ad ogni opera che usciva dalle tue mani
ti fermavi e, quasi stupito,
dicevi: “E’ una cosa bella”.
Dopo aver creato uomo e donna,
stupito, dicesti: “È una cosa molto
bella”.
Tu hai chiamato in modo particolare noi
a continuare il tuo lavoro,
ad essere artefici di bellezza.
I gesti belli, le cose belle, le parole belle
fanno bella una casa, fanno bella una
città,
fanno bello questo nostro paese.
Per rispetto della bellezza,
che qui con il nostro lavoro creiamo,
aiutaci a respingere tutto ciò
che, in vari modi, ferisce la bellezza:
le parole arroganti, i gesti volgari, i
progetti disumani,
tutto ciò che fa brutta una casa, una
città, il nostro paese,
tutto ciò che ferisce la bellezza
di ogni tua creatura.
Tu che ci hai dato l'arte di cucire
stoffe e colori e forme da ogni dove
per farne armonia,
fa' che il “cucire” diventi
un segno per la nostra società.
E sia questa, secondo le tue parole, la tua
benedizione
nella memoria del tuo Figlio, venuto tra
noi:
“Vi benedica il Signore
e vi custodisca.
Il Signore faccia risplendere per voi il
suo volto
e vi faccia grazia.
Il Signore rivolga a voi il suo volto
e vi conceda pace”.
Rocca 15 gennaio 2025