domenica 30 marzo 2025

 CINA

Rallenta la crescita, cresce il rischio di instabilità

 

Secondo il Merics China Forecast 2025, elaborato dal Mercator Institute for China Studies (un think tank tedesco e il più grande centro europeo privato focalizzato sulla Cina), per il 65% degli esperti interpellati la crescita economica della Cina potrebbe rallentare ulteriormente nel 2025, con un'espansione inferiore al 5%. Debole consumo interno e alti livelli di indebitamento pubblico aumenterebbero i rischi di instabilità sociale. Ill 76% degli intervistati ritiene probabili proteste legate alla crisi immobiliare, mentre il 63% considera prioritario per il Partito comunista cinese il mantenimento dell'ordine pubblico. In risposta, la leadership cinese potrebbe dividersi tra il rafforzamento dell’autosufficienza tecnologica (29%), il controllo sociale (28%) e la stabilizzazione economica (25%). II 62% degli esperti prevede un miglioramento delle capacità innovative cinesi, nonostante i rischi derivanti dal decoupling economico, cioè la progressiva separazione delle economie tra Cina e Occidente a causa di restrizioni commerciali, tecnologiche e finanziarie.

Sul fronte geopolitico, il 70% degli analisti ipotizza un rafforzamento dei legami di Pechino con partner non occidentali: il 38% prevede che la Cina manterrà forte il sostegno alla Russia, mentre solo il 13% si aspetta un ruolo attivo nella mediazione del conflitto in Ucraina. Questo potrebbe peggiorare i rapporti politici tra Ue e Cina (secondo il 56%), anche se il 52% prevede stabilità o miglioramenti nelle relazioni cconomiche.

Infine, il 94% degli osservatori reputa probabili ulteriori restrizioni statunitensi sulle esportazioni tecnologiche verso la Cina e l'88% prevede un'escalation della guerra commerciale attraverso l’amministrazione Trump che potrebbe spingere Taiwan a investire nella produzione di chip negli Usa (89%) e aumentare le vendite di armi a Taipei (64%). [ML]