giovedì 13 marzo 2025

Confronti febbraio ‘25

SUDAN

Forze 25 paramilitari accusale di gcenocidio

Il comandante delle Rsf accusato di “crimini contro l'umanità e azioni di pulizia etnica”.

 

Gli Stati Uniti hanno dichiarato che le forze paramilitari sudanesi Rsf (Rapid Support Forces) hanno commesso un genocidio durante la guerra civile in corso nel Paese. Sarebbe la seconda volta in meno di 30 anni che un genocidio viene perpetrato in Sudan. Come riporta il The Guardian, Antony Blinken, segretario di Stato americano, ha annunciato la decisione all’inizio di gennaio, e imposto sanzioni al comandante delle Rsf Mohamed Hamdan Dagalo - noto come Hemedti - per il suo ruolo in quelli che ha descritto come “crimini contro l’umanità e azioni di pulizia etnica”.

Schierate dall'ex dittatore sudanese Omar al-Bashir nel 2019 per reprimere i manifestanti a favore della democrazia durante la rivoluzione sudanese che ha visto la cadurta di Bashir, le Rsf hanno origine dalle milizie Janjaweed, che si sono macchiate del crimine di genocidio nel Darfur negli anni Duemila. In seguito, nel 2023, l'interruzione dell’alleanza tra Hemedti e Abdel Fattah al-Burhan, il generale dell’esercito sudanese divenuto capo del Consiglio di transizione al potere nel Paese, ha scatenato una devastante guerra civile tra l'Rsf e le Forze armate sudanesi di Burhan. Da allora la guerra tra l’Rsf e le Forze armate sudanesi, ha ucciso decine di migliaia di persone è generato una delle peggiori crisi umanitarie del mondo che, secondo le stime delle Nazioni Unite, ha portato alla fame centinaia di migliaia di persone e costretto 12 milioni di individui a lasciare le loro case.

Blinken ha descritto nelle azioni delle Rsf un modello di violenza etnica sistematica: «Queste stesse milizie hanno preso di mira i civili in fuga, uccidendo persone innocenti che fuggivano dal conflitto e impedendo ai civili rimasti di accedere a forniture salvavita». Oltre alle sanzioni a tappeto annunciate dal dipartimento del Tesoro contro Hemedti e otto entità collegate, accusate di aver fornito armi e sostegno finanziario alle sue forze, le misure includono restrizioni sui visti che impediranno a Hemedti e alla sua famiglia di entrare negli Stati Uniti. [VB]