sabato 19 aprile 2025

Il bimbo che è dentro di noi.....

 

Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse laro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva (Mc. 10, 13-16).

 

Questo brano dei bambini accolti da Gesù, fa parte di quelle esortazioni alla semplicità, all’accettazione della debolezza, che spesso risuona nei vangeli.

Qui in particolare Gesù si adira verso i discepoli che vogliono impedirgli di incontrare i bimbi. Gesù va contro corrente: quando tutti sono alla ricerca dei grandi incontri, di relazioni con persone “importanti”, Gesù capovolge ancora una volta la logica del potere.

La logica di Gesù è quella del Regno di Dio, dove sopratutto i piccoli, gli umili, gli indifesi, le donne sono messi e messe al centro. Questo “pezzo” di Vangelo per noi oggi traccia una direzione, quella che sempre di più come comunità di Gesù dobbiamo praticare e vivere nel quotidiano: la vicinanza alle persone piccole , agli emarginati, agli ultimi.

Un altro pensiero bello, di cui voglio farvi partecipi, è che ognuno di noi deve benedire il bimbo/a positivo che c'è dentro di noi e non soffocarlo con desideri di grandezza.

Anche questo va controcorrente.

Infatti questa è una società in cui, se non sei grande, non conti nulla. Invece coltivare i germi di amore, di tenerezza, di semplicità e di giustizia è ciò che può riempire di significato la nostra vita.

Quando ho scoperto questa dimensione quotidiana della mia vita, mi sono sentita più felice e ho cominciato a credere di più e a fare con gioia le piccole cose di ogni giorno.

Fiorentina Charrier

da Viottoli, 2002