Il nostro clima
La rimozione dell'anidride carbonica dall'atmosfera sta progredendo troppo
lentamente per poter svolgere un ruolo significativo nella lotta al cambiamento
climatico, scrive New Scientist. Nel 2018 un rapporto del Gruppo
intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) ha avvertito che per
rispettare l'obiettivo di limitare l'aumento delle temperature a 1,5 gradi
sarebbe stato necessario rimuovere da cento a mille miliardi di tonnellate di
anidride carbonica dall'atmosfera entro la fine del secolo. Da allora sono
state sperimentate diverse tecnologie, come la cattura diretta dall'aria
attraverso l'uso di reagenti chimici, lo spargimento di minerali sui terreni
agricoli o la trasformazione delle biomasse in composti stabili. Entro la fine
del 2025 l'anidride carbonica rimossa con queste tecniche dovrebbe arrivare a
un milione di tonnellate. Ma questo equivale a cancellare appena 13 minuti di
emissioni globali, e al ritmo attuale appare decisamente improbabile
raggiungere i cinque miliardi di tonnellate all'anno entro il 2050, la soglia
minima stimata da un altro rapporto dell'Ipcc del 2022. Uno dei principali
ostacoli è l'insufficienza dei finanziamenti, che si basano in gran parte sulla
vendita di crediti di emissione. Molte aziende hanno espresso l'intenzione di
usare questi strumenti per raggiungere i loro obiettivi di decarbonizzazione,
ma finora la domanda è stata inferiore alle aspettative, e con l'elezione di
Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti sembra essere calata
ulteriormente.
da “Internazionale” del 6 giugno 2025