I DANNI DEI FONDAMENTALISMI
Nei prossimi anni dovremo forse occuparci ancora più seriamente dei vari fondamentalismi...
Dovremo occuparci di numerosi fondamentalismi, a partire da quelli cristiani, da quelli di casa nostra. Il teologo cattolico Tissa Balasuriya il 7 ottobre 2001, intervenendo a Roma ad un incontro organizzato dal Centro Interconfessionale della Pace si è espresso in modo assai esplicito, come ci riferisce Adista (22 ottobre): Se nei primi tempi la chiesa ha costituito un elemento di contraddizione rispetto all'ordine costituito, a partire dal IV secolo "i cristiani, diventati molto numerosi e influenti, sono divenuti indispensabili all'impero romano, che tentava di rinsaldare la propria egemonia”. Il potere romano ha quindi cercato ed ottenuto "una alleanza strategica con i cristiani, cercando un supporto ideologico alle proprie strategie di conquista e dominio". Balasuriya ritiene che la Chiesa, una volta ceduto alle lusinghe del potere, si sia rigidamente organizzata per controllare il monopolio del messaggio divino: "dopo i Concili di Nicea e di Calcedonia la Chiesa si è ritenuta l'esclusiva depositaria della verità di Gesù, ha costituito una gerarchia che, dichiarandosi depositaria unica della verità, sola interprete delle Scritture, nonché la sola ad avere la facoltà di rimettere i peccati, si è alleata organicamenite con il potere politico". Globalizzazione politica e fondamentalismo ideologico si sono alleati per la prima volta nella storia. L'Europa, divenuta cristiana, nel corso dei secoli ha lottato e sottomesso altri popoli; "le sue guerre di conquista sono state approvate cor le bolle papali. Gli europei hanno compiuto stragi, si sono appropriati delle terre, hanno convertito con la spada. Tutto per costruire il regno di Dio”. Il mondo doveva essere fatto “a misura dell'Europa ceristiana" e, per per seguire questo obiettivo, "non si è esitato ad uccidere milioni di persone in ogni parte del mondo.
In L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO
Franco Barbero, 2001