“Per
custodire il fuoco.
Si
spera che il buono venga dopo”
Il titolo mi ha attratto, ma non avevo subito
letto il nome dell'Autore, Luigi Maria Epicoco (Einaudi editore, Torino 2023,
pagg. 112, euro 12): si tratta di un autore che si crede teologo, ma di
teologia non c'è nemmeno un centimetro nelle 112 pagine del libro.
Il titolo è un riferimento alla fiamma che Dio
accende nei nostri cuori, il Suo soffio che ci dà la forza del cammino
quotidiano. Ma tutta la letteratura biblica che rende presente nei nostri cuori
il Dio della vita, delle lotte per la giustizia e l'uguale dignità di ogni
creatura è assente in queste pagine se non con qualche tiepida allusione e
alcune divagazioni e inevitabili citazioni.
Il testo è uno svolazzamento che non prende di
fatto nessuno dei problemi che stanno al centro della teologia dogmatica,
pastorale e che entrano in dialogo con il senso dell'essere donne e uomini
cristiani adulti. Certi libri aiutano a trovare il sorriso.
E i Concili? E la questione di Ario e i
discepoli? Che Gesù si sia pensato come Dio è una barzelletta diventata dogma.
E la Trinità, il battesimo e la questione del peccato con Gesù che muore per
redimerci dal peccato è un'altra falsità storica. Gesù è stato ucciso, perché
compì la volontà di Dio e ciò non piacque ai potenti e ai regnanti di allora.
Né molta attenzione viene accordata alla dignità
equale delle donne e degli omosessuali e lesbiche che possono vivere il
matrimonio cristiano come gli altri. Si tratta di una teologia di estrema
destra, quindi ora in piena sintonia con il Papa americano la cui nomina è
frutto di una congiura di cui finalmente vengono alla luce i tratti e i
passaggi.
L’autore insegna, recita la quarta di copertina,
in ben sei facoltà teologiche ai suoi 45 anni. Ovviamente sacerdote, filosofo e
teologo con sei insegnamenti dovrebbe domandarsi che cosa insegna o che cosa
ripete dal catechismo ufficiale e dal pilastro dei 24 e ora 25 Concili
ecumenici.
I suoi libri, che ho letto, sono per me una
vergogna teologica e pastorale, ma suscitano anche umorismo. Aggiungo che
dovrebbe vergognarsi del libro” San Giovanni Paolo Magno”, un'elegia al Papa
Ratzinger fatta senza un minimo accenno a qualche deficit o ai danni che tale
pontefice arrecò sul piano pastorale alle donne, alle coppie miste, agli
omosessuali e al mondo lgbt.
Gli consiglio di leggere le opere di due storiche
o anche solo i due volumi di Nixey. Si vende per vino buono vinaccia,
avvelenata e si dicono verità tante barzellette.
don Franco Barbero, 6 giugno
2025