lunedì 7 luglio 2025

ATTUALIZZAZIONE

 

Concretamente, intercettare la dialettica in atto tra unità e molteplicità da un lato, passato e avvenire dall'altro, rende ancora più sensibili alle contraddizioni che esprime

il nostro tempo. Dalle guerre – folle negazione della vita altrui, nella quale siamo invece chiamati a specchiarci-,

alle persecuzioni e al genocidio di intere popolazioni, come a Gaza, - violenza se minata nel presente che ipoteca il futuro ingravidandolo di una catena di violenze ulteriori -, fino alle molteplici forme di decadenza - politica, culturale, sociale - che invece di cogliere le opportunità della pluralità interculturale e interreligiosa, cercano di negarla in ogni modo.

Nell'attraversamento della soglia del cambiamento epocale in corso, forze antagoniste di involuzione e morte si ipertrofizzano tentando di occupare tutto l'orizzonte con il non-senso e il terrore, ma non ci riesco no: il movimento di ricerca e scoperta non si arresta, nutrendosi a partire da sotterranee e tenaci radici ben piantate nell'humus vitale di una fiducia provata, poiché questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato (Gv 6,29).

Attualità di Gesù e del suo cammino mite e nonviolento, che continua a cambiare il mondo, nell'apparente sconfitta della morte in croce, dalla quale ripartire

ogni giorno alla ricerca di quel Senso che è Alfa e Omega, Cristo cosmico e Vita nell'Eterno, qui e ora. "Non lasciatevi rubare la speranza!" grida ancora in noi la memo ria grata del profeta Francesco.

 

Debora Rienzi (da “Rocca” dell’1/6/25)