IL TEMPO DELLA RICERCA PLURALE
Si pensi, per l'interesse che può rivelare questo ambito in chi è in ricerca spirituale, al dialogo interreligioso, portato avanti sia sul piano speculativo che pratico, attraverso l'approfondimento delle altre tradizioni e le esperienze, per esempio, della meditazione e di alcune realtà inculturate.
Ugualmente, lungo l'itinerario di ricerca che si disegna in questa nostra epoca in quieta, notiamo l'approfondirsi proprio delle differenze e delle specificità, che non solo non si perdono nel "calderone" dell'Uno, ma, al contrario, acquistano rilevanza diventando irrinunciabili e irriducibili. L'unificazione si rivela allora esse re data dal comune status di unicità che, al contrario lo vuole salvaguardare,
specchiandosi in
esso/a non in quanto identico, ma in quanto unico. Per
scoprire così l'alchimia dell'unità "nelle"
differenze, o, meglio, "per mezzo"
delle differenze.
E se una teoria del tutto sarà trovata in fisica, questa dovrà spiegare l'eterogeneità dei fenomeni senza riduzionismi, così come nuove brillanti intuizioni filosofiche che, di cui tanto si sente un acuto bisogno, dovranno emergere alla stregua di pensieri associativi e non più competitivi rispetto alle visioni precedenti. Ed infine - ultimo ma non meno importante - una riflessione teologica all'altezza della complessità contemporanea, dovrà saper indicare la divinità nell'umano e in tutta la realtà abbandonando con coraggio il pregiudizio nei con fronti della molteplicità e della diversità.
Rosella De
Leonibus, Rocca, 22 giugno 2025