giovedì 10 luglio 2025

DIALOGO CON LORENZA

 

Cara Lorenza,

non so nulla di te, da dove mi scrivi, ma il fatto stesso che mi hai scritto mi riempie il cuore di gioia.

Pensa che stamattina mentre tornavo dalla compera dei giornali ho avuto l'enorme gioia di incontrare un ragazzo e una ragazza innamorati e incerti sulla fede.

Ho solo potuto fermarmi mezz'ora a parlare con loro ma in realtà avrei proseguito per ore e ore.

Così è ciò che avviene Cuore quando leggo e rileggo la tua preziosa lettera.

Mi riempie il cuore di gioia sapere che tu, Lorenza affermi con chiarezza la tua fede cristiana e cattolica.

Ti sento vicina al mio cuore. Ciò che è essenziale è la fede poi il catechismo e la dogmatica ci vedono molto diversi ma per te e per me l'essenziale è credere, essere fedele a Dio.

Sai cara Lorenza, io sono un vecchio teologo che ha dedicato la sua vita dalla parte degli stranieri degli omosessuali e lesbiche, delle persone lgbtq+, dei carcerati.

Ho trovato che credere tutto ciò che la gerarchia propone o impone mi metteva in una posizione di divisione, di lontananza o di discriminazione.

70 anni fa avevo le tue posizioni, poi sono stato smosso verso il dubbio e poi verso la possibilità che le donne avessero una dignità e una vita come i maschi.

Una Chiesa che aveva esaltato il patriarcato, l'essere maschio, forse era andata fuori strada. Siamo tutte tutti figli e figlie di Dio.

E poi il peccato originale, l'inferno con le regole sulla sessualità mi costrinsero da prete ad ascoltare tantissime persone credenti come te e fui scosso.

Io ho fatto dei passi con l'incontro di buoni maestri, desiderosi di una chiesa più umana e capace di non cadere nell'oblio della fede.

Mi raccomando, non voglio allontanarti di 1 mm, cara Lorenza, dalla tua fede. La vita delle persone che incontri ti offriranno mille stimoli e domande e qualche studio (anche le riflessioni che trovi sul mio blog).

Comunque ti sento sorella nella fede e forse qualcuno dei miei scritti (oltre i 30 libri) ti potrebbero servire ad approfondire la nostra religione, affinché diventi fede.

Intanto, cara Lorenza, cerca di seguire Gesù amando la pace, la giustizia è più deboli.

Il Dio dell'amore si rivela nella vita dei più deboli e ci invita a stare dalla loro parte.

Credo che qualche bella lettura potrebbe aprirti sentieri nuovi.

Comunque sii forte nella tua fede: io volevo solo ricordarti che il cammino può diventare ancora più fedele abbandonando certe presunte verità, come ci insegnano le donne teologhe e i teologi della liberazione.

Viva la tua fede: può solo crescere.

È una casa con le porte aperte ed ogni tanto ci fa giungere una novità.

Cara Lorenza, prega Dio per me, vecchio e debole. Ti abbraccio e ti ricordo nella mia preghiera quotidiana.

 

don Franco Barbero (via Porro,16 - 10064 Pinerolo)