sabato 26 luglio 2025

Su! Quando c'è l'amore trasgredite

 

Io, tanto per rimanere nel concreto, sono andato a vivere con Fiorentina quattro anni prima di sposarmi in comunità. Se, nel caso del prete suicida e amante, si fosse agito in tranquilla disobbedienza, la libertà Evangelica avrebbe aperto un'altra strada.

Ma dopo decenni di studi teologici in Olanda, in Giappone, in Belgio con sommi maestri che erano dei veri profeti, che senso e che valore avevano i richiami e i divieti e le sanzioni vaticane per me?

Agivo sempre non per disobbedire al Papa, ma per far rispettare la mia umanità e per essere fedele alla volontà di Dio e a quella meravigliosa Fiorentina che mi amava e di cui ero innamorato uomo e prete, che faceva conoscere la moglie con gioia.

La disobbedienza ecclesiastica esige di avere alle spalle anni di studio teologico, buoni e valenti maestri ai quali chiedere un parere profetico.

Dal 1969 ogni matrimonio omosessuale (a tutt'oggi sono 276, non tutti omosessuali) che ho celebrato, non ha per me rappresentato una parvenza di disobbedienza ai canoni, ma il desiderio di accompagnare l'amore e di far gustare nei colloqui preparatori, l'amore con cui Dio ci dona la gioia di vivere.

E ciò sarà ancora a settembre con tutte le gioie di questi due meravigliosi amanti pieni di solidarietà, di fedeltà, di impegno per la pace e la giustizia.

Qualcuno mi ha scritto che nella mia vita ho fatto troppe disobbedienze. Non è vero, mi sembra piuttosto che ho fatto quelle disobbedienze che il Vangelo mi richiedeva.

Nessuno poi pensa di aver fatto tutto bene. L'importante è la ricerca di mettere il Vangelo e l'amore di ogni persona che nel ministero incontro, al primo posto.

Ogni giorno, siccome in questa dolente vecchiaia continua il dialogo con qualche persona nuova, cerco di rendere evidente che le leggi ecclesiastiche (donne, separati, omosessuali, transessuali, seconde nozze) vanno valutate con attenzione e, il più delle volte, vanno trasgredite perché sono frutto di elaborazioni superate, ostili alla felicità e ridicole, insomma chiediamo a Dio nella preghiera, di mettere al centro la ricerca della Sua volontà lungo il cammino evangelico, dalla parte dei poveri, vivendo con il necessario allo star bene, con una sobrietà felice.

E allora scopro che nella vita un po' di strada evangelica l'ho fatta, ma molto maggiore è il Vangelo che non ho vissuto appieno e che a volte non ho voluto scegliere o percorrere.

O Dio, dell'amore senza fine, spesso sono un camminatore stanco, aiutami a vivere nell'amore di Te, Dio dell'amore, perché la strada che devo compiere per essere fedele alla Tua volontà e all'insegnamento di Gesù è ancora tantissima.

Sono un piccolo uomo, spesso fuoristrada o stanco di vivere.

Grazie o Dio, tu ci ami con i nostri limiti e poi sai che presto sarò al passaggio morte e vita nuova nelle tue mani.

 

don Franco Barbero