La Casa per la Pace di Pax Christi riprende il proprio cammino.
Per essere sempre più un luogo dove riparare le proprie tende.
Barbara Peruzzi
Ormai molti anni
fa, parlando agli aderenti di Pax Christi, don Tonino Bello scriveva"… vi
prego di prendere in seria considerazione questo progetto che tenta di dare
concretezza a un sogno antico di Pax Christi. La mobilità delle tende del
nostro Movimento è una cosa splendida, ma sentiamo anche il bisogno di un punto
di riferimento per appoggiare o riparare o costruire le stesse tende. Anche se
Casa per la Pace è il mondo intero, non vi sembra che un punto logistico di
aggregazione ideale ci aiuterebbe tutti a far sì che la pace diventi inquilina
stabile della terra?"
Proprio col
desiderio di recuperare l'idealità di don Tonino e dei tanti amici, volontari e
dipendenti che dal 1983 hanno incarnato alla Casa per la Pace il sogno
antico di Pax Christi, dopo un lungo periodo di chiusura dovuto alla
necessaria ristrutturazione, dal mese di luglio di questo 2025, essa riprenderà
finalmente la
propria attività.
Il progetto di
riapertura della Casa per la Pace si inserisce in un contesto più ampio che
vede Pax Christi impegnarsi su molti fronti nella promozione della cultura
della pace e della nonviolenza e che, nello specifico, vuole offrire alla
comunità locale e ai viaggiatori la possibilità di vivere un'esperienza che
unisca accoglienza, incontro, formazione e spiritualità.
Grazie al lavoro
e alla generosità di molti - un pensiero speciale va al nostro presidente mons.
Giovanni Ricchiuti - la Casa per la Pace potrà tornare ad essere un laboratorio
di pratiche virtuose nel quale si organizzano incontri, seminari, attività educative
e momenti di confronto. Al contempo, in qualità di dimora storica, essa potrà
portare avanti un'attività ricettiva a norma di legge mettendo a disposizione
25 posti letto in camere singole, doppie e triple con bagno. Si potrà inoltre
usufruire di un servizio cucina nel quale i menu proposti terranno conto delle
produzioni a filiera corta e della stagionalità in modo da rispettare e
valorizzare il più possibile l'ambiente che ci accoglie.
La Casa per la
Pace avrà inoltre un proprio archivio storico costruito mediante la
catalogazione di documenti legati in particolare alle presidenze di Mons. Luigi
Bettazzi e Mons. Tonino Bello. L'auspicio è che questo patrimonio possa
rappresentare una fonte di ispirazione per le generazioni future, offrendo
spunti e orientamenti su come affrontare le sfide del presente e costruire un
futuro migliore.
Per portare
avanti il progetto Casa per la Pace, Pax Christi si avvale della collaborazione
di ARCA cooperativa sociale riconosciuta, sia a livello nazionale che
comunitario, per la promozione di una nuova occupazione che si fondi su valori
quali la centralità della persona, la partecipazione, la democrazia, la
solidarietà, la mutualità, la trasparenza.
Per lo
svolgimento dei servizi di sua competenza presso la Casa per la Pace, Arca si
avvale del coinvolgimento del proprio settore B, attuando anche l'inserimento
di personale con svantaggio e rappresentando un valore aggiunto nella
realizzazione di percorsi di inclusione di grande valore umano e sociale.
Il connubio tra
Pax Christi e ARCA porta quindi a compimento il desiderio condiviso di dare
vita a un modello di ospitalità che vada oltre la semplice accoglienza,
confermando la Casa per la Pace come un autentico crocevia di esperienze, idee
e relazioni, capace di generare un impatto positivo sulla comunità e su quanti
avranno il piacere di frequentarla e di riparare all'interno delle sue stanze
le proprie tende lacerate di pellegrini di pace. Per informazioni:
www.casaperlapace.org
“Mosaico di pace”, luglio 2025