venerdì 26 settembre 2025

Kaddish

per i popoli in lutto

 

Silenzio, parole, non più.

Nell'abisso di guerra infinito,

di morti e vendette non si apre spiraglio

di luce di vita e respiro.

 

Travolti da rovine, angosciati,

funestati e sommersi da lutti, miseria e

rimorsi,

non sappiamo che fare

se non invocare il Suo grande Nome

che pure non possiamo nominare.

 

Ma sia comunque reso grande,

e santificato nel mondo che (forse)

ha creato secondo la Sua volontà

e (forse) realizzerà — ma quando? -

il Suo regno. Durante

la vostra (nostra?) vita?

e i vostri (nostri?) giorni?

E nella vita di tutta

la casa d'Israele - ma ci sono anche gli altri:

che fare con loro? Ma presto

e in un tempo vicino bisogna

riparare al mal fatto

e chiedere scusa

senza aspettare il Kippùr.

 

Sia il Suo grande Nome

-che non possiamo nominare – benedetto

in eterno e per sempre benedetto.

 

E sia lodato, glorificato, innalzato,

elevato, posto al di sopra, esaltato,

accresciuto e lodato il Nome santo

e benedetto - che non possiamo nominare.

Al di sopra, al di sopra di ogni

benedizione, canto, lode,

consolazione che si dicono al mondo.

E diciamo: lo credo, lo voglio credere!

 

E vi sia una pace completa

dal cielo e una vita buona

per noi, per tutta Israele e per tutti

i figli di Eva e di Adamo.

E diciamo: lo credo!

 

Colui che crea la pace nell'alto,

nella sua compassione faccia la pace

per noi, per tutta Israele

e per tutti i figli di Eva e di Adamo.

Lo credo, lo voglio credere

anche nel dubbio.

 

Sandro Ventura (da “HA KEILLAH”)