da Il Manifesto del 01/11/2025
Trionfo liberal-progressista nelle urne olandesi
di Massimiliano Sfregola
Non è ancora ufficiale, ma quasi: i liberal-progressisti del D66 hanno trionfato nelle elezioni olandesi, diventando il primo partito con 26 seggi – forse 27 con la ripartizione dei resti – secondo l’analisi dell’agenzia ANP, che ha elaborato le proiezioni e i voti ancora da scrutinare. Il vantaggio sul PVV di Geert Wilders supera ormai i 15.000 voti: impossibile il sorpasso.
Rob Jetten, leader del partito, ha definito il risultato «storico» e ha sottolineato la responsabilità di D66 nei confronti di tutti gli elettori, anche di chi ha votato altre formazioni. «La vittoria non è solo la conferma della fiducia nei nostri valori progressisti, ma anche un mandato chiaro a costruire un governo stabile e in grado di unire il Paese», ha detto.
Jetten ha tuttavia precisato che la vittoria rappresenta il successo del centro politico sugli estremismi, invitando i partiti di quest’area ad assumersi la propria responsabilità. L’appello è rivolto soprattutto alla leader liberale Dilan Yesilgöz (VVD), considerata un falco nel suo partito, che in campagna elettorale aveva escluso la possibilità di entrare in un governo con la sinistra rosso-verde GroenLinks-PvdA. L’opzione preferita dal D66 sarebbe una sorta di grande coalizione liberale e centrista, insieme ai cristiano-democratici e al centrosinistra. Ma oltre al VVD, resta da verificare se la componente di sinistra della lista rosso-verde – che non ha mai partecipato prima d’ora a un governo nazionale – sia disposta a governare con i liberal-conservatori.
Pur mettendo le mani avanti sull’altra ipotesi, quella di una possibile combinazione con il partito di estrema destra «presentabile» JA21, Jetten ha precisato che «non è la prima scelta», ma non l’ha del tutto esclusa. Il partito, pur non avendo al momento rappresentanti a Bruxelles, in Europa siede nello stesso gruppo di Fratelli d’Italia (European Conservatives and Reformists, ECR).
Nel frattempo, lo sconfitto quasi ufficiale Geert Wilders ha pubblicato messaggi sui social suggerendo irregolarità nel processo elettorale e mettendo in dubbio l’indipendenza del Kiesraad, il Comitato elettorale olandese. Secondo il leader del PVV, la sicurezza del software elettorale sarebbe stata affidata a un’azienda legata a D66. Nonostante la circostanza sia stata smentita dagli interessati, Wilders ha poi spostato il focus, criticando l’agenzia ANP per aver annunciato la vittoria di D66 prima della conferma ufficiale del Comitato elettorale, definendo «arrogante» non attendere il verdetto definitivo.
A questo punto non resta che la comunicazione dei risultati delle ultime sezioni scrutinate e la pubblicazione ufficiale da parte del Comitato elettorale. Il prossimo passo sarà – probabilmente già nella giornata di martedì – la nomina di un “esploratore”, incaricato di sondare il terreno per la formazione di una maggioranza.