da Il Manifesto del 13/11/2025
Corruzione: bomba sul governo ucraino. Sanzioni e dimissioni
di Sabato Angieri
L’ultimo scandalo sulle tangenti nel settore energetico che ha travolto il governo ucraino si è trasformato in una bomba che ha già fatto saltare i ministri della Giustizia, German Galushchenko, e dell’Energia, Svitlana Grynchuk e ora investe anche la Difesa. Si ipotizza un giro d’affari di 100 milioni di dollari che sfruttava Energoatom, la compagnia statale dell’energia nucleare, e aveva come regista un ex-socio di Volodymyr Zelensky, il produttore tv Timur Mindich, per il quale nelle prossime ore saranno predisposte pesanti sanzioni che investiranno anche il suo sodale, l’uomo d’affari Oleksandr Tsukerman. A Bruxelles la Commissione europea osserva preoccupata e ribadisce che «la lotta alla corruzione è un elemento centrale per l’adesione di un Paese all’Ue». Ma ancor più preoccupato è Zelensky. L’ingresso nell’Ue per Kiev è fondamentale – oltre ai fondi straordinari, l’uso degli asset russi congelati e le forniture di armi – e ha spinto il presidente a schierarsi da subito con le autorità anti-corruzione, esigendo dimissioni e indagini rapide.
DUE DELLE FIGURE a capo del sistema di corruzione si sono già rese irreperibili. Ma siamo solo all’inizio di quello che la stampa locale definisce come «uno dei più grandi scandali politici mai registrati in Ucraina». Soprattutto, visto che il Paese è impegnato da quasi 4 anni a fronteggiare l’invasione russa e il governo fa continui appelli all’unità, alla responsabilità e al sacrificio. Intanto il Comandante in capo delle forze armate, Oleksandr Syrsky, è costretto a smentire l’abbandono di Pokrovsk, ma la necessità di precisare suona come una mezza ammissione.
Secondo l’ufficio nazionale anti-corruzione (Nabu), tra i politici coinvolti figurano l’ex vice-primo ministro Oleksiy Chernyshov, i due ministri che si sono dimessi ieri e Rustem Umerov, ex ministro della Difesa e attuale segretario del Consiglio di sicurezza nazionale. Le accuse sono di corruzione, abuso d’ufficio e arricchimento illecito.
IL CAPO DEL SISTEMA sarebbe Timur Mindich, co-proprietario, insieme a Zelensky, della compagnia di produzione Kvartal 95 che ha lanciato la serie tv Servitore del popolo, da cui l’attuale presidente ha tratto il nome e la fama per presentarsi alle elezioni del 2019. Nelle intercettazioni pubblicate Mindich (indicato con lo pseudonimo di Karlsson) parla con Igor Myroniuk (Rocket) consigliere di Galushchenko all’Energia ed ex vice capo del Fondo statale per la proprietà. Myroniuk è stato inoltre assistente di Andrii Derkach, ex parlamentare ucraino accusato di alto tradimento e attualmente senatore russo. Persino un ex-procuratore, Dmytro Basov, in precedenza responsabile del dipartimento di sicurezza fisica di Energoatom.
Come ha spiegato Ukrainska pravda, a capo dell’ufficio incaricato del riciclaggio del denaro c’era probabilmente Oleksandr Tsukerman, noto come Sugarman, che sarebbe sotto processo per riciclaggio anche negli Usa. Al momento, delle 8 persone incriminate Mindich e Tsukerman sono irreperibili (il primo forse si trova in Israele) e altre 5 sono state arrestate. Non sono disponibili informazioni sull’eventuale arresto di Chernyshov, il quale nelle registrazioni della Nabu era soprannominato Che Guevara. Umerov ha negato le accuse e per ora rimane al suo posto.
LO SCHEMA si basava sui ricatti ad appaltatori e fornitori «approfittando di una normativa che vieta agli appaltatori di rivendicare in tribunale i crediti nei confronti di alcune aziende strategiche, tra cui Energoatom, durante la legge marziale». In cambio del mantenimento dei contratti il gruppo esigeva tangenti del 10-15% della commessa. Intanto a Kiev c’era un ufficio apposito che si occupava di “lavare” i proventi illeciti e di ridistribuirli una volta puliti.